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Coronavirus e Viaggi: quando ti spetta un rimborso

Dovevate partire ma il Coronavirus è stato più veloce di voi? Nell’atmosfera surreale di questi giorni, implicazioni non da poco toccano il mondo del turismo e dei viaggi, gite scolastiche comprese, con tutti gli annullamenti e le variazioni che il COVID-19 sta provocando.

La batosta deve indurci a riflettere. Lo scrivo da lombardo prima ancora che da italiano. Non escludo di aver contratto il virus dopo le tre ore in attesa del mio volo a Bergamo, hub molto frequentato oltre che il più vicino al focolaio del lodigiano. Un po’ di giorni di autoisolamento mi hanno convinto di essere un “indesiderato del pianeta” e di come sia facile ribaltare le barriere lungo un confine.

Leggo di crociere bloccate, voli con passeggeri respinti, perfino paesi dove mi considero di casa come Israele ma che in questo momento mi sono chiusi.

Anni fa mi fece riflettere un post di Gino Strada: potrebbe arrivare Ebola e sarebbero davvero c***i, diceva il fondatore di Emergency, tanto più che arriverebbe in business class e non con i disperati dei barconi.

Se c’è un momento per chiedere scusa a questi, ammesso la coscienza non ce lo avesse imposto prima, forse è questo.

Nello scenario che c’è chi immagina (erroneamente) manzoniano, qualcuno ci sta rimettendo soldi. Sono operatori, professionisti, famiglie e scolaresche. L’emergenza sanitaria sta inginocchiando l’economia turistica. Si auspica che agli albergatori penseranno le relative associazioni, di concerto con le istituzioni. A noi viaggiatori, invece, rimane la tutela legale personale. Se non desiderate rivolgervi a un avvocato in particolare, invito ad appoggiarsi agli studi che ne raggruppano, magari con figure specializzate. In rete si stanno dando da fare quelli di LegalePerMe.it che hanno stilato un vademecum con i 4 casi in cui è previsto il rimborso dei viaggi annullati per il Coronavirus. Sul sito e qui sotto, i dettagli.

Ancora una volta, niente panico. Solo un po’ di comprensione in più per chi bussa alla nostra porta da uno scricchiolante barcone puzzolente e non da una business class con le salviettine al bergamotto. Questo articolo è pubblicato anche sull’HuffingtonPost.

#CASO 1: Paesi con limitazioni e restrizioni per i viaggiatori italiani

Ad oggi sono 12 i paesi che hanno imposto limitazioni all’ingresso di italiani, ma si prevede che la lista dei paesi che non accolgono italiani aumenterà. Per maggiori informazioni ti invitiamo a consultare tutti gli aggiornamenti sul sito viaggiaresicuri.it del Ministero degli Esteri.

  • Israele: è sconsigliato l’ingresso di italiani, mentre è prevista la quarantena per i cittadini israeliani di rientro dall’Italia;
  • Giordania: chiusura ingresso a italiani, cinesi e coreani;
  • Arabia Saudita: vietato l’ingresso a viaggiatori da paesi di diffusione del virus secondo criteri da stabilire da parte delle autorità sanitarie;
  • Bahrein: vietato l’ingresso a viaggiatori di Italia, Giappone e Iraq. Italiani con residenza in Bahrein possono entrare con obbligo di quarantena (14 giorni);
  • El Salvador: vietato l’ingresso a viaggiatori di Italia e Corea del Sud. Salvadoregni provenienti da questi due paesi hanno l’obbligo di quarantena (15 giorni);
  • Mauritius: vietato l’ingresso a italiani provenienti da Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. Obbligo di quarantena per cittadini transitati in queste regioni o in Cina e in Corea del Sud.
  • Turkmenistan: vietato l’ingresso a chiunque provenga da paesi con casi conclamati di infezione. Controlli sanitari differenziati su persone già in viaggio a seconda del paese dal quale arrivano;
  • Iraq: vietato l’ingresso a chiunque provenga da Italia, Cina, Corea del Sud, Giappone, Singapore, Iran e Thailandia;
  • Vietnam: vietato l’ingresso a chiunque provenga dalla Cina. Altri viaggiatori, a seconda, dei casi, potrebbero essere respinti alla frontiera con scarso o nessun preavviso;
  • Capo Verde: vietato l’ingresso a chiunque provenga dall’Italia (sospensione di voli charter);
  • Kuwait: vietato l’ingresso a chiunque provenga dall’Italia;
  • Seychelles: vietato l’ingresso via aerea e via mare a chiunque provenga dall’Italia. Cittadini di rientro dalle zone del contagio avranno l’obbligo di quarantena.

E previsto un rimborso in questi casi?

Cosa fare quindi se hai programmato un viaggio in questi paesi? Ti consigliamo di rivolgerti alla compagnia aerea o al Tour operator presso cui hai prenotato e chiedere se son previsti rimborsi totali o parziali. o altrimenti emissione di voucher.

Per esempio, la compagnia low cost Ryanair ha comunicato che offrirà l’opzione di rimborso completo verso Israele o verso la Giordania, oppure una nuova prenotazione sui voli per Israele dopo il 1° aprile 2020.

Coronavirus: viaggi in Italia in zone con casi di contagio

In questo caso generale è difficile viaggiare per chiunque debba transitare nelle zone a rischio epidemiologico. Ma per chi, invece, già da tempo ha programmato un viaggio in queste zone? L’Italia in questo momento è divisa in 3 zone:

  • zona rossa: aree epicentro del contagio (zona  a sud di Milano e nel padovano);
  • zona gialla: aree con casi di contagio intorno alla zona rossa;
  • zona verde: senza restrizioni.

#CASO 2: viaggio in una “zona rossa” o in una “zona gialla” in Italia

Hai prenotato un soggiorno, un viaggio o una gita nella cosiddetta “zona rossa” o “zona gialla”? Cosa puoi fare ora? Aver prenotato o prenotare una vacanza o un soggiorno nelle prime due zone può prevedere il rimborso del viaggio? Per capire quali sono le indicazioni, prendiamo spunto da quanto chiarito da Federconsumatori.

Per le strutture alberghiere nella zone rosse è possibile:

  • Annullare la prenotazione e chiedere il rimborso della caparra;
  • Spostare la data di prenotazione;
  • Chiedere il rimborso delle cifre versate per soggiorni finalizzati alla fruizione di eventi sportiviculturali o di altra natura già annullati.

Per strutture alberghiere nella zona gialla è possibile ottenere:

  • Il rimborso delle somme versate o lo spostamento prenotazione solo per immunodepressi certificati;
  • Il rimborso delle somme versate o spostamento prenotazione solo per utenti con quadro sanitario deficitario.

E se hai acquistato un biglietto ferroviario con destinazione nelle cosiddette “zone rosse”?

  • Per il biglietto Trenitalia è previsto il rimborso integrale
  • Anche per il per biglietto su Italo è previsto il rimborso integrale

Per quanto riguarda i voli, ancora nulla è deciso. Federconsumatori consiglia di inoltrare richiesta alla compagnia per il rimborso o l’emissione di un voucher.

#CASO 3: gita o visita d’istruzione in una “zona rossa” o in una “zona gialla” in Italia

Il governo ha, inoltre, deciso di sospendere tutti i viaggi di istruzione e gite scolastiche. Le famiglie possono già provvedere a richiedere il rimborso delle somme versate.

Per entrambi i casi (caso 2 e caso 3) provvedimenti elencati valgono solo per le zone rosse e gialle, mentre per le zone verdi non è giustificato alcun rimborso.

Coronavirus e rimborso viaggi: le prenotazioni online

E per chi ha prenotato una vacanza online tramite una portale turistico? Le piattaforme online di prenotazione viaggi si stanno in questi giorni adeguando alle indicazioni fornite dalle istituzioni.

#CASO 4: prenotazione online tramite Booking.com

Al momento è disponibile solo un comunicato di Booking.com, uno dei maggiori portali per prenotazione viaggi online, che garantisce la cancellazione gratuita dei soggiorni già prenotati.

Un libro, se vi va, per capire la natura

Tra un libro e l’altro, al Pisa Book Festival 2016 non sono mancati i colori del paesaggio tra racconti di mare, storie di montagna e sguardi alla campagna espressamente rivolti ai bambini. Tra le tante promesse prereferendarie, almeno la letteratura ci lascia qualche certezza.

Mauro Corona racconta il suo nuovo romanzo La via del sole allontanandosi dai canoni per i quali lo conosciamo. Un giovane ingegnere ha tutto dalla vita, ma non basta. Nessuno è tanto annoiato quanto un ricco, sostiene lo scrittore citando il poeta Brodskij. Così il protagonista rinuncia al superfluo per ritirarsi su una montagna e scoprire che non tutto si può comprare.

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Corona invita a liberarsi dal superfluo per concentrarsi sull’essenziale. È un libro – afferma l’autore – nato per autocritica in una giornata dalla luce pallida dello scorso gennaio. Ha inseguito il sole per un giorno e quando è tramontato ne voleva ancora, di più. Non gli bastava nonostante le ore precedenti. La lezione è per quando ci sentiamo drogati dal non accontentarci, esattamente come quando facciamo il gioco dei signori del marketing che ci vogliono in overdose di oggetti e non riusciamo a fermarci dal volerne di nuovi.

Avete presente le file per l’ultimo cellulare appena uscito? Ecco! È questa fame che ci fa provocare disastri e spesso ci rende infelici. Il rampollo protagonista scopre che, una volta tra i monti dove finalmente può dedicarsi – senza preoccupazioni – unicamente alla contemplazione della palla infuocata che attraversa il cielo, le ore di luce a sua disposizione non gli bastano più e inizia a far abbattere le montagne che gli fanno ombra. Lezione durissima da uno scrittore che arriva da una valle, quella del Vajont, dove una società energivora e cieca si è macchiata del delitto di 2000 persone.

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Björn Larsson è il papà della bellissima storia del pirata Long John Silver. Nell’intervista ci lancia anche uno scoop made in Napoli. Se lo abbiamo amato nei racconti del fuorilegge che, ritiratosi tra le baie del Madagascar, traccia un bilancio della sua vita, se ci ha incantato con il capitolo aggiuntivo, ora l’autore torna ad affascinarci con una raccolta dedicata al mare attraverso le parole di Conrad, Maupassant, Cristoforo Colombo e molti altri.

Larsson conosce molto bene la materia, e non solo perché vive buona parte del suo tempo su una barca a vela. In Raccontare il mare usa tutta la capacità di romanziere e di fine paesaggista per tracciare quella cornice dell’anima che il regno di Nettuno rappresenta per ognuno di noi. Se amate le grandi distese blu, il rumore delle onde e i battiti d’ala dei gabbiani sopra di voi, questo è un saggio da non perdere. Magari in abbinata a Long John, casomai non lo aveste ancora letto. O vi andasse di riscoprirlo.

C’è un’appendice campagnola dedicata all’infanzia che ho apprezzato nel panorama del Book Festival. Lo spaventagente è una fiaba scritta da Davide Mazzocco e illustrata da Paula Dias con immagini dal sapore di bozzetto cinematografico che fanno di ogni tavola un quadro.

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Con i punti di vista di un corvo e la narrazione in rima, il tema della guerra tra gli spazi chiusi (del contadino) e quelli aperti senza confini (dei volatili) riveste un’attualità pazzesca. Ci vedo la volontà di chi alza barriere come se la natura si potesse fermare. La battaglia ha una sola soluzione sensata, però, come sempre: quella di non combatterla e avere il coraggio di fare un passo indietro. Se vi sembra che questa storia abbia il sapore di una lezione di umanità, non siete lontani. La confezione portagiochi fatta a tubo e riciclabile è un valore aggiunto per un’opera dedicata all’infanzia e non solo.

Questo articolo è pubblicato anche sull’Huffington Post.

La bici da 100km/h

Ai primi test questa bici ha raggiunto i 96km/h. Non è bella da vedersi e ha già evidenziato un problema ai freni (ma va?) in decelerazioni improvvise, ma intanto si può rispondere alla domanda del quanto veloce può andare una bici in pianura.

Ha una corona con 4 volte la dentatura normale e un assetto che sembra fatto per segmentarti la schiena. Se è un problema di fame da velocità, meglio allora i matti che su bici un po’ più normali si lanciano in discesa fino a velocità di 160 all’ora.
Rimango però della vecchia idea che su una bici mi sono inutili prestazioni da record, che peraltro le mie gambe non terrebbero. Però mi piace pensare che se uno volesse…