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Tempo globale e meteobufale

Cambiamento climatico annunciato dalla BBC e smentito dalla Nasa.
Dopo il global warming e le previsioni di un apocalisse di fuoco per il futuro, porte aperte al global cooling che annuncia l’avvento imminente di una nuova glaciazione.  La notizia pubblicata su molti siti è a commento delle foto NASA che mostrano come, a distanza di 12 mesi dall’estate 2012, la calotta polare artica si sia ampliata di 1.300.000 km quadrati (2,5 volte la Spagna). A chiosa dell’articolo vengono derise le previsioni, considerate a loro tempo autorevoli, della BBC, che nel 2007 davano per scomparso il ghiaccio al polo nord entro il 2013.

I ragionamenti non sono solo attinenti alle beccate giornalistiche, ma implicano anche importanti risvolti commerciali nello sviluppo delle rotte navali nell’emisfero settentrionale. Tradotto: potremmo accorciare i tempi di navigazione e influire sulle quotazioni dei prodotti, aka costerà ancora meno produrre in Cina.

Non sono un meteorologo e non credo attendibili le previsioni oltre la settimana. Però mi colpiscono le tendenze dei dati statistici e il detto che una sola rondine non faccia primavera. Le tendenze delle temperature sono mediamente e oggettivamente in crescita, dimostrando dunque che qualcosa sta cambiando. Che poi sia l’uomo o la termoregolazione di Gaia nessuno è in grado di stabilirlo con assoluta certezza.

E’ importante essere consapevoli di questo, come lo sono le circa 700.000 persone appena scese in piazza in giro per il mondo per ricordare che, a prescindere dalle sorprese che la Terra potrebbe riservarci, siamo solo formichine. Piccoli esseri che comunque debbono un po’ di rispetto al loro formicaio  perché non ne hanno un altro. Mettiamoci sempre nei panni di un ET che arriva da noi e, dopo secoli luce di vuoto e sostanze irrespirabili, trova una bolla azzurra con cascate e foreste e, appena dietro l’angolo, la peggior discarica a mare con a fianco una qualsiasi Ilva di Taranto. Cosa pensereste al suo posto?

Questo articolo è pubblicato anche sull’Huffington Post.

ET, il contatto entro 20 anni

Il contatto con un extraterrestre potrebbe non essere molto distante. La NASA sostiene che entro 20 anni comunicheremo con una forma di vita proveniente da un altro pianeta collocato probabilmente oltre i confini della galassia. 
L’argomento è al centro di un volume di circa 300 pagine disponibile gratuitamente in e-book sul sito dell’Agenzia Spaziale Americana. Archeologia, antropologia e comunicazione interstellare valuta i problemi che potranno sorgere nella comunicazione, fondamentalmente riconducibili alla possibile non comprensione di concetti come bene e male o col fatto che la nostra cultura di carattere monoplanetario potrebbe non essere compatibile con un sistema di conoscenze fondate sulle esperienze di più pianeti radicalmente diversi. 
Sulla terra parliamo 6909 linguaggi diversi distribuiti in 204 stati, saremo pronti?


UFO, ET, avvistamenti… cambia il punto di vista

Tranquilli, nessuno qui sta per sostenere casi di avvistamenti improbabili o filmati che vogliono farci credere che ET è qui fuori ed è contento di venirci a trovare.

Da oggi è disponibile “Sirius”, un documentario prodotto con il crowdraising che cambia il punto di analisi alla domanda sull’esistenza degli UFO. Non si chiede se esistono o meno gli alieni sul nostro pianeta, ma se piuttosto è possibile disporre di tecnologia o energia sufficiente a percorrere le distanze che separano la Terra da altri corpi celesti dove potrebbe esserci vita. Girando la domanda: c’è un modo di fare a meno del petrolio o di combustibili a noi già noti per volare lontano?

La tesi è complottista quanto basta per rientrare nel filone che sostiene l’esistenza di strategie occulte tra massoneria ed economia per mantenere in piedi l’industria petrolifera, ma qualche spunto interessante per porsi delle domande c’è. Prendendo tutto con beneficio di inventario, lascio a chi legge la scelta sul cosa credere.