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Infradito, a ciascuno la sua, ecologica

Ho ricevuto un po’ di messaggi a strenua difesa delle infradito, calzatura estiva senza eguali per la libertà lasciata al piede ma che ha dei limiti ecologici per il forte impatto ambientale (non si recicla) e la dannosità al sistema articolare del piede e della gamba (non ammortizza).

Non voglio fare di ogni erba un fascio, anche perché adoro le infradito, e ho una serie di soluzioni da proporvi che però impongono delle scelte.

L’infradito della marchigiana Tecnofilm è realizzata in Ecopowerbio ed è completamente biodegradabile. In due anni di dissolve, ma solo se opportunamente compostata e non semplicemente tenendola ai piedi.
Rimane però il problema dell’ammortizzazione.

A questo rimediano i sandali infradito del tipo Crocs. Diciamocelo, non sono tra i più belli ma per esperienza personale riconosco che sono tra le cose più comode che possano avvolgere un piede, anche perchè sono realizzate con un tipo di gomma che permette alla pelle di respirare. Le Crocs, non le loro imitazioni, sono fabbricate in Croslite, un materiale con una base antibatterica che però non è riciclabile. L’azienda ha avviato un programma di riciclo proprio su una  filiera indipendente ma in Italia non è disponibile. Per contro, però, questo tipo di infradito dura molto di più, andando ben oltre la singola stagione. Il prezzo, intorno ai 32 euro, non è paragonabile alle altre infradito ma compete con molte calzature comode.

In ambito sportivo, le infradito di un  marchio da corsa sono di Salomon. Carine, avvolgenti e ben ammortizzate sembrano un buon compromesso tra chi domanda prestazioni (han la suola di un sandalo) e comodità.

Salendo ancora nella fascia di prezzo, tra i comodi evergreen ci sono i Birkenstock. Comodi, eleganti e molto trendy, anche se molto lontani come immagine dalla immortale flipflop da surfista.

9 cose che crediamo salutari e invece…

Trascorri una vita attenta a quel che mangi, usi la bici più che puoi, hai la casa così piena di bidoni di riciclo che per gli amici sei un pazzo, ma ci sono comportamenti o attitudini che a volte crediamo salutari e così non sono. Qualcuno ne ha fatto un elenco, citando fonti cliniche attendibili.

1> se sei un utilizzatore compulsivo di igienizzante per mani, accertati che il prodotto che stai usando non contenga il Triclosan, sostanza che rischia di abbassare le difese immunitarie

2> se usi creme o prodotti di bellezza, non cedere alla tentazione di provarne molti o variare spesso le marche, potresti sottoporre la pelle a uno stress maggiore del beneficio apportato dal cosmetico

3> adori le infradito e le usi da giugno a settembre, ma sappi che il tuo piede subisce un microshock ad ogni passo per l’assenza di ammortizzazione e di sostegno dell’arco plantare

4> lavare i denti con spazzolino e dentrificio dopo ogni pasto indebolisce le naturali difese immunitarie del dente, dopo i pasti meglio solo una sciacquata

5> allenandoti molto in sport ad alto consumo calorico come la corsa o il nuoto, insegni al tuo corpo a consumare meno, inducendo una tendenza a risparmiare calorie che, alla lunga, potrebbero far aumentare il peso

6> costringersi a pasti leggeri induce irritazione sbalzi umorali che si ripercuotono poi nello sfogarsi a tavola in momenti di maggior tranquillità

7> bere solo acqua in bottiglia e non acqua dal rubinetto (spesso più controllata e di miglior qualità) può provocare danni ai denti, essendo il liquido imbottigliato generalmente  privo di fluoro (la plastica, poi, inquina… meglio le borracce, che fanno anche figo e raccontano qualcosa di te)

8> l’uso intensivo di prodotti per la casa contenenti battericidi particolarmente aggressivi può alla lunga provocare asma e favorire l’insorgere di patologie più gravi, meglio piuttosto tornare a prodotti più tradizionali come soda, aceto e alcool

9> molti prodotti in commercio sono vitaminizzati e siamo tranquilli perché abbiamo sempre creduto che più sali e vitamine assumiamo e meglio è, ma un eccesso di vitamina A può essere tossico per il feto, troppa C può provocare problemi intestinali, la B6 mette a rischio il sistema nervoso.

Insomma, come al solito nessun allarmismo, ma solo una sana dose di buon senso per aiutarci a ricordare che tutto quello che è salutare, rimane tale se praticato o maneggiato con moderazione.
Questo articolo è pubblicato anche sull’Huffington Post.