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Fà la cosa giusta, vieni in fiera e impara qualcosa

Oggi a Milano apre una fiera dedicata a chi crede si possa concretamente fare qualcosa per un mondo più sostenibile.  Fà la cosa giusta!  Non è uno di quegli show dove gli stand gareggiano a luccicare per attrarre visitatori dell’effimero. Non andateci se cercate il patinato e il perfetto.

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Però non mancatela se vi va di vedere il mondo del quotidiano con occhi differenti. La manifestazione si articola in 13 sezioni: Mangia come parli, Vegan, Pianeta dei piccoli, Mobilità sostenibile, Turismo consapevole e percorsi, Critical fashion, Abitare green, Editoria e prodotti culturali, Pace e partecipazione, Commercio equo e solidale, Cosmesi naturale e biologica, Economia carceraria, Servizi per la sostenibilità.

Non è il solito specchietto per allodole della Milano liquida. Qui c’è chi nei pallets usati ci vede divani, letti e fioriere. Si incontrano ragazzi che con gli avanzi di cartelloni pubblicitari o tele di camion ci fanno borse. <http://www.garbagelab.it/index.php/it/> Immaginate pure cinture fatte con pneumatici usati di bicicletta, biscotti preparati dal forno di un carcere, gioielli e bigiotteria confezionati in modo da non danneggiare ambiente e persone. La sezione che richiama più di tutte è quella della critical fashion: moda etica, tessuti (davvero) artigianali, cotone biologico, scarpe vegane. C’è perfino un’agenzia che organizza ecomatrimoni, almeno così sposi e invitati saranno certi che la loro cerimonia non sarà una mazzata per l’ambiente. Poi ci sono i corsi, secondo un fitto programma di seminari per scoprire che le cose non nascono sugli scaffali dei supermercati. L’autoproduzione è una pratica sempre più attuale e diffusa. Perché non imparare a produrre in casa cosmetici, abbigliamento, detersivi e oggetti di design?

Ho trovato anche libri interessanti collegati agli argomenti. Da appassionato del legno, mi ha incantato Piccoli falegnami – lo ammetto, l’ho preso per me ma giuro che lo metterò in pratica per i miei nipotini – e mi sembra molto interessante Più bici, più piaci, un viaggio semiserio alla scoperta della due ruote perfetta attraverso 25 identikit in uno dei quali potreste riconoscervi e, chissà, decidere di non mollare mai più i pedali. Insomma, non scambiatelo come un evento per radical chic e hipster, perché qui c’è gente di tutte le età e tutte le provenienze, e in un certo senso è anche un viaggio nelle culture. Gastronomiche comprese, visto che c’è pure una sezione dedicata al buon mangiare e buon bere.

A eventi di questo genere, secondo me, bisogna riconoscere tre meriti.
Innanzitutto stimolano la creatività. Non c’è come un periodi di crisi – economica e di idee – per trovare spunti volti al risparmio e a quella fantastica soddisfazione del “me lo sono fatto da solo”.
Poi si constata che c’è sempre una seconda possibilità. Qui c’è gente che ha cambiato lavoro lasciando la banca per mettersi a guadagnare dalle proprie passioni e dalla propria manualità, ma c’è anche gente che dal carcere cerca di farsi una seconda vita imparando un mestiere. Infine scatta un occhio strano che libera il pensiero laterale, perché in uno scarto industriale posso vedere un rivestimento, un decoro o un oggetto di funzionalità diversa da quella originaria. Quel che non è più un rifiuto per alimentare una discarica qui si valorizza e diventa bello. E’ anche ammettere, dopotutto, che Cenerentola non è solo una fiaba.

Questo articolo è pubblicato anche sull’Huffington Post.

Arte col cartone Atelier di abiti ricavati con tinture vegetali da alberi e fiori Cosmetici di bambù e riso da Torino, Giorgio gestisce con la mamma un piccolo laboratorio in funzione dal 1978 Ecoidee per giocare Emanuele e Massimo, due fratelli, uno informatico e l'altro ecologista fanno arte e design col cartone Erano dischi da buttare, ora sono orologi Fabrizio 1, prima si è inventato una libreria modulabile coi lacci Fasce portabimbo coloratissime e in materiale naturale Gattini e gufetti solari per la luce soffusa, ma con la luce solare si può anche ricaricare il telefonino Il collettivo studentesco Black Rabbit fabbrica borse con le camere d'aria L'oro etico non sfrutta i giacimenti minerari disumani Le tre sorelle Paglia recuperano scarti da tessuti di lusso e ne fanno accessori Libri fatti a mano e composti da parole prese da gradni opere o notizie curiose Memorabilia Prima di diventare bracciali erano forchette, in argento Scultori di trottole in legno Sì, ci sono anche angoli per il gioco Spazio ai corsi per imparare a fare e comprare bene Teddy era un geometra ma gli è sempre piaciuto fare bigiotteria per amici, ora la fa per tutti, perfino con vecchie serrature Teloni pubblicitari risparmiati alla discarica grazie ai ragazzi di Garbagelab

Albero di Natale: il primo regalo fatelo alla Natura

Il prossimo fine settimana sarà probabilmente quello in cui vi dedicherete all’albero di Natale. Il rito si rinnova ma la natura non sempre ringrazia. Per evitare la strage di pini e abeti abbandonati a fianco dei cassonetti dopo il 6 gennaio, un agricoltore francese ha ideato l’albero in affitto.

Tre quarti dei cinque milioni di pini venduti in Francia per le festività sono destinati alla pattumiera e quindi non possono essere riutilizzati neppure per fare compost per il terreno. Per questo noi affittiamo gli alberi in vaso, in modo da rimetterli sul mercato per quattro o cinque anni e poi piantarli a terra per il rimboschimento del territorio.

Il progetto pare funzioni e l’idea andrebbe clonata. Vero è che ognuno di noi potrebbe, dismesso l’albero, riportarlo al vivaista che sarà probabilmente contento di riprenderlo per ripiantarlo o farne del compost. Non monetizzeremo la restituzione ma rimarrà la soddisfazione dell’albero che non marcirà solitario in una pattumiera.

In alternativa, penso vada valorizzata l’dea di inventarsi un albero di Natale riciclando materiali originali. Vi invito a non pensare al concetto di rifiuto quanto a quello di valorizzazione. Tra l’altro si risparmia pure. Si possono richiamare le forme del simbolo natalizio in moltissimi modi sfruttando materiali in modo anticonvenzionale. Daranno un’impronta originale alla festività e dopo 11 mesi torneranno pure utili se deciderete di bissare. Ci si può cimentare con le scatole delle uova, i fondi delle bottiglie di plastica, legnetti trovati in spiaggia, vecchie scatole , guide telefoniche, cuscini, libri, lucine a led, tappi di sughero. Sbizzaritevi, siamo quelli che hanno fatto il Rinascimento!

Troppo? Non credo. Forse è anzi un modo per dimostrare e dimostrarci che siamo ancora un popolo di creativi e che la fantasia ha un valore aggiunto che può diventare magico come solo certe notti di Natale sanno essere. Auguri!

Questo articolo è pubblicato anche sull’Huffington Post.

 

Esercizi urbani del XXI secolo

Lo stato di salute di una città si misura anche dalla qualità dei progetti che la rinnovano. Gli spazi verdi devono essere al centro di ogni logica di sviluppo, ma dove l’amministrazione è particolarmente illuminata, spesso il manto erboso va oltre lasciando le piazze per arrampicarsi sulle pareti degli edifici come nelle costruzioni dell’Oasi d’Aboukir a Parigi o di Digby Road a Londra (la parete vivente più alta d’Europa)


Altre volte ancora il verde si snoda per i centri abitati per diventare corridoi in grado accompagnare i ciclisti proteggendoli dal traffico e dalla calura come nella ciclovia di 23 km tra Copenhagen e Albertslund.

Ben 22 municipalità si sono messe in rete per realizzare un sistema ciclistico integrato. Ancora più ambizioso è il  progetto Rio a Madrid si propone di riqualificare il Manzanares allontanando le auto dal fiume e creando una fascia protetta di 45 chilometri.

Il verde stimola il movimento e proprio uno studio condotto dall’università del Governatorato delle Foreste del Regno Unito dimostra che ogni chilometro pedalato apporta un beneficio sociale di 0,4€, permettendo un risparmio annuo del sistema sanitario nazionale di circa 20 milioni. 

Un passo ulteriore si ha quando la città assume la forma dalla foresta con costruzioni di 50 metri che riprendono le sagome degli alberi con pannelli solari al posto delle chiome. Questo non è più un progetto ma una visione. Il tecnobosco sta crescendo davvero a Singapore. Fantascienza? No, per ora mi piace pensare a esercizi concreti di città sostenibili. 

Progettisti italiani, dove siete?
Questo articolo è pubblicato anche sull’Huffington Post.

Fuorisalone: a Milano c’è anche l’eco

Milano è tirata  lucido per il Salone del Mobile e soprattutto per il Fuorisalone. Fioccano gli appuntamenti e le occasioni per immergersi nel design.  Tra luccichii e ricerca, come dodici mesi fa, propongo la facciata Eco della settimana, per scoprire che la sostenibilità e l’ambiente riescono a non fare a cazzotti con le tendenze contemporanee e l’hi-tech.

Al Super Studio di via Tortona si trova RI_USO. Nato nei laboratori della Alcar Italia secondo un nuovo concetto di industrial design eco-sostenibile, si presenta “RI_USO nomade” per il Temporary Museum for New Design. Un’ installazione contemporanea dalle linee essenziali e dal design morbido e leggero che avvolge ed illumina lo spazio. I tappeti e le tende simbolo del nomadismo, del suo carattere itinerante ed in continuo cambiamento, modificano il senso stesso del luogo in cui operano dando vita ad una trasformazione imperdibile utilizzando un linguaggio visivo in continuo movimento che coinvolge lo spettatore inducendolo alla riflessione. Sempre al SuperStudio non mancate le poltrone fatte in lamiere di automobile e gli oggetti reinventati con i rifiuti in plastica.


Lì vicino c’è il NHow hotel con l’evento di eco design più noto del Fuori Salone: IO RICICLO TU RICICLI. Quest’anno, per la prima volta, l’evento sarà ospitato in contemporanea anche presso Palazzo Isimbardi, sede della Provincia di Milano, in corso Monforte 35. L’evento ha anche una ghiotta pagina facebook.  


Se siete malati di pedale, come chi scrive, andate nel BreraDesignDistrict. Dalle prime draisine ai bicicli dell’800. Dalle bici dei lavori alle biciclette di Coppi, Bartali, Mercx, Binda e Baldini. Dalle scatto fisso alle bici da corsa più belle ed eleganti. È la mostra Biciclette Ritrovate: quasi una storia della bicicletta. Dalle 12 alle 24 negli storici cortili di Rossignoli Milano in c.so Garibaldi. 

Già che siete in zona, vi venisse fame, fate un passaggio all’ex Falegnameria Cavalleroni di via Palermo 11, Brera. Con il riuso della lana che porta al concetto di RESIGN (riciclo + design) minimal, tailored made e originale, si creano tavoli, poltrone, sgabelli, vasi ed altri oggetti. Ogni giorno ci sarà un piatto diverso, frutto di una ricerca culinaria che utilizza materie prime di alta qualità ma anche con un’attenzione particolare all’ambiente, che tutti i visitatori potranno degustare in qualsiasi momento. 

Avete pargoli al seguito o semplicemente vi va di immergervi nelle avventure di cartone? Eco and You racconta arredamento di design in cartone ondulato destinato principalmente all’infanzia. Il bambino diventa protagonista nelle collezioni che reinterpretano, con forme nuove, oggetti e arredi comuni, i modi di vivere. Studiati a misura di bambino, i prodotti lo accompagnano nel suo percorso di crescita e attraverso il gioco contribuiscono a migliorare il suo approccio sensoriale e creativo. 

Sempre rimanendo in tema di infanzia, questa volta primissima, la fotografa Michela Magnani collabora con eco-arredo di Conlegno ed espone i suoi scatti più famosi all’interno dell’esposizione “800×1200 eco-design” al Fuorisalone 2014. La mostra è incentrata sui neonati, foto delicate che profumano di carillon e borotalco, e che ci mostrano i volti dei bambini appena nati, le loro espressioni buffe, i sorrisi, i sospiri e i sonnellini profondi e buffi. Le soluzioni di eco-arredo di Conlegno sono molto interessanti e offrono prospettive diverse dei materiali di recupero come i pallet. La zona è quella di via Tortona. 

Se avete il pollice verde il vostro posto è in “Verde libera tutti”, l’iniziativa organizzata per il secondo anno dall’associazione Promogiardinaggio, che punta a sensibilizzare le persone di tutta Italia alla scoperta delle tante aree urbane non curate e addirittura spesso lasciate nel degrado, e ancor più a passare all’azione, cioè a compiere ognuno un gesto, dal più piccolo e simbolico al più significativo, volto a favorire la natura.  

Re-Week è tra gli appuntamenti più originali. Si terrà in un centro sociale autogestito che si trova in zona centro. Un luogo che una volta ospitava una grande scuola. Il nome Re-Week è stato pensato per sottolineare l’aspetto rivoluzionario dell’evento, ma anche perché il tema principale dell’evento è il riciclo, il riuso, ma anche l’handmade, l’artigianato. Non cercate qui le grandi firme, perché sono perlopiù ragazzi e genialoidi con la passione dell’invenzione. Un’occasione per tutti i giovani designer che non hanno le possibilità di mettersi in mostra al Fuori Salone 2014 di poter proporre i loro prodotti, in maniera gratuita e con una visibilità davvero molto importante.

Alimentazione e sostenibilità non potevano sposarsi sotto l’insegna di EuroCucina.  Grohe e LifeGate invitano allo showcooking “eco-rivoluzione in cucina” della food blogger Lisa Casali, in cui si impara a cucinare, ma anche assaggiare, piatti gustosi e sostenibili.  

Un consiglio, anzi una preghiera. in  questi giorni, dimenticate auto e moto. Piuttosto pensate alla bici. Sapete che il noleggio comunale di BikeMi offre formule “assaggio” giornaliere e settimanali? Con appena 2,5 euro o 6 euro  ti divori la città in lungo e in largo. Con un certo senso pratico, potete anche vederla in questo modo: fatevi la mappa del vostro Fuorisalone e lanciatevi a collegare i puntino coi pedali. Potreste scoprire che l’unico propulsore per non perdervi davvero nulla e intensificare le visite sono le vostre gambe. Sarà come vedere due o tre Fuorisaloni. 

Questo articolo è pubblicato anche sull’Huff Post.

La Svizzera senza mare ma con navi all’avanguardia

Gli svizzeri sembra che di navi se ne intendono davvero. Passi che non si affacciano sul mare ma hanno già vinto la Coppa America, da due anni detengono anche il primato della nave solare più grande. Il progetto è ambizioso.

La PlanetSolar Turanor, dopo aver circumnavigato la Terra spinta solo dal sole e dai 540 metri quadri di pannelli fotovoltaici, ora continuerà a navigare dedicandosi agli studi sull’ambiente.

Non sarà la soluzione definitiva per spostare le merci, i cui cargo richiedono molta più energia, ma è una dimostrazione che le tecnologie esistono e che un certo tipo di nautica come diporto e crociere potrebbe diventare un po’ più verde di quello che è.

In fondo, Darwin insegna che il coraggio di sperimentare è sempre apprezzato anche dalla natura.

Risparmia DA SUBITO senza costi e senza cambiare la tua auto

Ti senti responsabilizzato perché gli spot ti sventolano inquinamenti irrisori dei nuovi modelli.
Ti rendi conto che ogni pieno costa sempre di più.
Ti guardi attorno e c’é un sacco di gente con il nuovo modello XYZ e ti domandi se è vero che consuma molto meno del tuo.
Attento alle ecofrottole delle pubblicitá! L’auto che non inquina e non consuma non esiste e tu stesso puoi iniziare a consumare meno DA SUBITO senza cambiare veicolo e aumentare il parco auto circolante.

Fai un esperimento: attieniti a queste dieci semplici regole e scopri giá dal prossimo pieno che potresti avere una percorrenza bonus fino al 10% in più solo per aver cambiato stile di guida.

Le regole per risparmiare:
1- Limita il peso all’indispensabile, inutile andare in giro stracarichi di roba che non serve
2- Evita di tenere montate barre e portapacchi che peggiorano l’aerodinamica
3- Evita di usare l’auto in percorsi brevi, in fase di riscaldamento il motore produce più fumi
4- Controlla regolarmente la pressione delle gomme, tenerle un po’ più gonfie é meglio che sgonfie
5- Sottoponi l’auto alla manuntenzione periodica, l’elettronica è una brutta bestia se si mette a far le bizze
6- Non strangolare il motore con marce basse e numeri di giri elevati, trattalo come fosse una voce da ascoltare piacevolmente ai regimi medi
7- Limita al minimo l’utilizzo di accessori come l’aria condizionata alle basse velocitá e al contrario usala tenendo i finestrini alzati a velocitá maggiori, quando il motore produce più energia e l’aerodinamica diventa determinante
8- Previeni la condotta considerando distanze e semafori-code iniziando a decelerare prima, appena poi scatta il verde accelera sempre con gradualitá come se ci fosse un uovo tra la tua suola e l’acceleratore
9- Se il tuo veicolo é dotato di computer di bordo, ingaggia con lui una gara al cusumare meno selezionando sul display il sensore di riferimento
10- Non superare i 110 kmh, il consumo oltre questa velocità aumenta più che proporzionalmente e il tempo di percorrenza non ne risente più di tanto
Aggiungo una regola molto personale:

11- Sei proprio sicuro che non potevi usare la bici, un mezzo pubblico o condividere l’auto con gli amici? Per quanto ti sforzi di limitare consumi e inquinamento, il passo più naturale e salutare é il tuo, pensaci.

Fà la cosa giusta

Da domani a domenica a Milano si può fare la cosa giusta. L’evento è la piccola grande fiera che ci piace molto perché dedicata alle cose utili e che strizzano l’occhio al pensare verde.
Trovi qui il catalogo degli espositori.

I 6 euro di ingresso sono ampiamente ripagati dalle idee che se ne possono trarre, dall’arredamento alla tecnica, dalle curiosità ai libri, non escludendo il cibo, con delle chicche provenienti un po’ da tutta Italia.
La fiera, giunta alla decima edizione, sará ques’anno destinata alla mobilitá sostenibile.
Andare in ufficio, a scuola, a fare la spesa, partire per le vacanze… Sono azioni che fanno parte del nostro quotidiano e che inevitabilmente ci pongono di fronte a scelte pratiche che hanno un più o meno rilevante impatto ambientale. Scegliere se utilizzare i mezzi pubblici piuttosto che l’auto privata, il treno piuttosto che l’aereo, il bike sharing o un veicolo elettrico rappresentano una reale opportunità per fare la cosa giusta! Momenti di confronto culturale e di esperienza pratica si alterneranno.

La sezione speciale 2013 “Mobilità sostenibile” sarà organizzata in collaborazione con via Foppa 49 e ospiterà al suo interno Elettrocity, la cittadella della mobilità elettrica. Un’ampia superficie, allestita con un circuito prova, all’interno dei padiglioni fieristici, dedicato a auto, micro car e due ruote, tutte rigorosamente elettriche e tutte rigorosamente da provare! La presenza di Elettocity sarà occasione per discutere sulla mobilità elettrica: sulle sue evoluzioni e innovazioni.

L’universo bici sarà altrettanto rappresentato attraverso la presenza di produttori, associazioni di ciclisti e istituzioni. Grazie alla collaborazione con La Stazione delle Biciclette, verrà strutturata un’intera area dedicata al mondo delle due ruote; sarà infatti presente all’interno dei padiglioni fieristici una vera e propria ciclofficina, dove poter imparare a riparare la propria bici e a far fronte a tutti gli imprevisti quotidiani. Tutti i bambini presenti potranno iniziare ad avvicinarsi al ciclo e testare le proprie abilità grazie a piccole bici in legno e a laboratori dedicati. A disposizione di tutti i visitatori inoltre, un’area relax dove riposo e lettura abbracceranno le due ruote grazie alla bici-divano e alla bici-libreria.
coerentemente, a tutti coloro che verranno a Fa’ la cosa giusta! in bicicletta sarà messo a disposizione un ampio parcheggio bici.

Lombardia: 5 domande verdi ai candidati

Delle elezioni politiche si è visto, detto e scritto un po’ di tutto. Mi era rimasta qualche curiosità sulle amministrative, in particolare quelle della mia regione, la Lombardia, che probabilmente sarà l’ago della bilancia. Per interesse personale mi sono concentrato sui programmi dei candidati per i temi della sostenibilità e dell’ambiente. Purtroppo, con qualche rara eccezione, tra le loro righe ho letto affermazioni vaghe su sostenibilità, gestione dei rifiuti, lotte alle ecomafie, trasporti pubblici. Così ho deciso di scrivere ai diretti interessati. Mi hanno risposto in 4, li cito e riporto le loro risposte nell’ordine in cui mi sono arrivate in mail: Umberto Ambrosoli (Lista Ambrosoli Presidente), Roberto Maroni (Maroni Presidente), Silvana Carcano (MoVimento 5 stelle), Gabriele Albertini (Lombardia Civica).

Sono emersi particolari interessanti, ma anche vuoti di argomento. Ad esempio tutti hanno posto in primo piano la valorizzazione del territorio, ma solo un candidato ha colto lo spunto della rete ciclo-pedonale. In 2 impongono un rigoroso “stop al cemento”, mentre qualcun altro si è dimostrato più duttile. Qui a seguire le domande e la versione integrale delle risposte.

DOMANDA 1
In Lombardia abbiamo una biodiversità che spazia dall’ambiente glaciale del Bernina alle limonaie mediterranee del Lago di Garda: in una scala di valori da 1 a 5 (1=è una priorità, 5=non è una priorità),  nel suo programma come colloca e perché il potenziamento delle politiche di valorizzazione del territorio e delle sue espressioni culturali?
RISPOSTE
>>>Ambrosoli (Argomento di massima priorità)
La valorizzazione delle peculiarità del territorio è una grande priorità, soprattutto in una regione come la Lombardia che anche facendo leva sulle sue differenze rafforza la propria identità. Mi piace pensare ad una Lombardia che nel 2015 si aprirà al mondo facendo sintesi delle proprie differenze e proponendosi come una regione forte perché competitiva nel resto d’Europa.
>>>Maroni (Argomento di massima priorità)
Le biodiversità lombarde rappresentano senza alcun dubbio un patrimonio biologico unico ed irrinunciabile della nostra Regione, che deve necessariamente essere considerato una priorità nelle future politiche di valorizzazione del territorio.  
Per ottenere tale obiettivo, è fondamentale preservare specie e habitat a rischio oltre a  intraprendere un’azione indispensabile di valorizzazione dei vari ecosistemi e dei prodotti lombardi, anche tramite la realizzazione di infrastrutture di mobilità dolce o la creazione di percorsi naturalistici, per rendere più fruibili la aree verdi già esistenti.
Diventa inoltre basilare intervenire con campagne di sensibilizzazione ed informazione alla cittadinanza, affinché la società civile e il mondo delle imprese possano raggiungere la consapevolezza su questo tema, soprattutto in previsione di un appuntamento irrinunciabile su questi temi, come EXPO 2015.
>>>Carcano (Argomento di massima priorità)
Il Movimento 5 Stelle nasce proprio sulla base di un progetto, le 5 Stelle, alla cui base c’è la centralità dell’ambiente e dell’ecosistema, per preservare la vita umana e il benessere dei cittadini. In questo senso la tutela degli ecosistemi corrisponde a: valorizzazione del territorio, conservazione delle biodiversità, tutela delle attività umane correlate (agricoltura, turismo), specialmente in una regione il cui valore paesaggistico è stato sempre sottovalutato. Valore 1 : perchè è una tra le tante misure e provvedimenti che punta alla tutela del territorio e trasformare questa grande  risorsa naturale in una opportunità di creare posti di lavoro e occupazione . Offrire ad aziende che operano nel settore del turismo nuove alternative  per coinvolgere i turisti offrendo itinerari ciclopedonabili  per raggiungere luoghi naturali, insegnando loro che è possibile convivere con la natura rispettando il suo equilibrio , raggiungere i luoghi dove la cultura trova espressione di merito, esaltandone la grande importanza come esempio e trarre le  motivazioni per maturare la consapevolezza che solo i
comportamenti virtuosi, il senso civico ed il rispetto, possono essere la garanzia per tutelare il bene comune.
Expo deve essere una occasione per evidenziare che il progresso e la ricerca possono essere applicati per recuperare le aree dismesse e trasformarle  in opportunità di lavoro per tante PMI , invece di sacrificare grandi aree verdi vergini, cementificandole con “opere” senza applicativi virtuosi per il futuro. Non abbiamo bisogno di creare nuovi musei di cemento, solo per favorire grandi imprese che sub, sub, sub appalteranno ad amici , con la pseudo collaborazione di consulenti fittizi, i quali si serviranno di ulteriori “amici”, risultato? L’aumento vertiginoso dei costi, dopo che avranno ottenuto l’appalto, che saranno pagati come al solito dai cittadini.
Il M5S dice BASTA a questa politica.
>>>Albertini (Argomento di massima priorità)
Ci impegniamo a promuovere la tutela e la valorizzazione dei parchi regionali e delle aree protette, anche attraverso attività economiche e turistiche compatibili come artigianato, turismo sostenibile, alpeggi, silvicoltura e filiera del legno. Il rispetto del patrimonio naturale sarà oggetto di progetti nelle scuole e campagne di comunicazione presso il grande pubblico, in particolare in occasione di Expo 2015. Il tema scelto per l’esposizione rappresenterà una grande opportunità per valorizzare le
eccellenze agricole e le bio-diversità del nostro territorio e rappresenterà il volano per lo sviluppo delle esportazioni dei prodotti agroalimentari lombardi e delle attività economiche legate alla tutela dell’ambiente.
DOMANDA 2
In Lombardia un metro su cinque di territorio sono protetti eppure ovunque ci si giri l’avanzata del cemento sembra incontenibile: nel medio termine dei prossimi 5 anni cosa farebbe per dare un reale contributo allo stop della cementificazione e con quali criteri? Compatibilmente con le discrezionalità dei comuni, la invito a darsi un punteggio tra 1 e 5 (1=stop assoluto, 5=non è una priorità perché più costruzioni portano più contributi).
RISPOSTE
>>>Ambrosoli (Argomento di massima priorità, stop assoluto alla cementificazione)
Stop al consumo di suolo, subito. Questo è uno dei punti fondamentali del mio progetto per la Lombardia. Esistono una serie di strumenti finalizzati al conseguimento di questo obiettivo. La priorità è volta al riuso delle aree dimesse e le modalità incentivanti sono di vario tipo. Oneri di urbanizzazione più gravosi nel caso di consumo di superficie agricola, per esempio,  riuso di parte di questi oneri per interventi di compensazione ecologica o di riqualificazione dei centri storici e dei quartieri in stato di degrado. Questo accadrà anche grazie alle imprese che lavorano nel settore dell’edilizia, motore per il processo di riqualificazione. Sono estremamente determinato: la nuova Lombardia, quella che abbiamo già cominciato a disegnare insieme è figlia di questa visione.
>>>Maroni (Argomento di moderata priorità, con la giusta severità bisogna vagliare i casi)
Oltre a valorizzare maggiormente parchi ed aree protette, in futuro occorrerà cercare di preservare con molta più forza il territorio lombardo non ancora urbanizzato. Evidentemente, non sarà possibile bloccare completamente le nuove edificazioni, ma ritengo possibile prevedere per gli anni a venire una forte limitazione nel consumo di suolo. Ciò sarà possibile incentivando la riqualificazione e la ristrutturazione di aree già urbanizzate e adottando le misure già elaborate in uno specifico progetto di legge per ridurre il consumo di suolo. Il buon uso del territorio, il riuso e il recupero delle aree dismesse, oltre alla tutela del paesaggio, rappresentano il punto fondamentale del mio programma elettorale in tema di urbanistica.
>>> Carcano (Argomento di massima priorità, stop assoluto alla cementificazione)
Il Movimento 5 Stelle è assolutamente contrario ad ogni ulteriore consumo di territorio. La nostra regione ha un alto tasso di strutture dismesse, o sottoutilizzate, sia abitative che industriali. La direzione del M5S è quella di promuovere e permettere la sola ristrutturazione e utilizzo dell’esistente, dato che riteniamo siano più che sufficienti per soddisfare le esigenze sia umane sia produttive della nostra regione. Il censimento degli immobili inutilizzati e sottoutilizzati, è il primo e necessario passo da compiere immediatamente per poi passare velocemente a produrre normative che facilitino da un lato le politiche di ristrutturazione e valorizzazione delle aree in disuso, e dall’altro blocchino lo sperpero e il consumo delle aree verdi.
>>>Albertini (Argomento di moderata priorità, con la giusta severità bisogna vagliare i casi)
Ridurremo al minimo il consumo del territorio, senza penalizzare l’agricoltura o il potenziamento delle infrastrutture. Per questo imporremo ai comuni quattro criteri per i nuovi insediamenti residenziali, produttivi o di servizio: privilegiare le aree già servite da reti di trasporto e di utilità, creare distretti ambientali e produttivi, recuperare le aree dismesse, riqualificare il patrimonio edilizio esistente. Una nuova legge per le cave e il settore estrattivo favorirà il riuso delle materie prime, impedendo l’abusivismo, obbligando alla bonifica e al recupero delle aree contaminate. Promuoveremo un piano straordinario per la valutazione dei rischi naturali, idrogeologici, sismici, industriali e i conseguenti interventi di prevenzione e riassestamento del territorio.
DOMANDA 3
Svizzera e Alto Adige hanno una politica di gestione tariffaria (un solo biglietto valido ovunque) del trasporto pubblico che coinvolge treni, bus, battelli e si integra con la rete pedonale e ciclabile del paese: da 1 a 5 (1=affatto utopistica e realizzabile, 5=utopistica e irrealizzabile) quanto considera utopistica una visione analoga del sistema Lombardia?
RISPOSTE
>>>Ambrosoli (Argomento di massima priorità, da realizzare)
Se esiste un sistema capace di garantire un servizio efficiente per i cittadini vuol dire che non stiamo parlando di utopie. Predisporrò un tavolo di discussione con tutti i soggetti coinvolti nel sistema dei trasporti in modo da garantire la ricerca di soluzioni condivise tese a integrare e migliorare la rete. Ma teniamo ben presente che il tema dei trasporti non si limita al confronto e alla ricerca di soluzioni nell’ambito della viabilità,si intreccia umanamente con la gestione del tempo di persone e famiglie e solo migliorando il sistema dei trasporti permetteremo ai cittadini lombardi di poter decidere della propria quotidianità.
>>>Maroni (Argomento di massima priorità, da realizzare)
Trovo non sia un caso che gli esempi più avanzati di gestione pubblica, anche in merito ai servizi di trasporto locale, possano essere presi da uno Stato federale, come la Svizzera, e da una Provincia dotata di grande autonomia, come quella di Bolzano. E’ proprio a realtà come queste che dobbiamo propendere, non ritenendo affatto utopistico uno sviluppo del settore volto al coordinamento delle
diverse reti di trasporto. Con una guida autorevole della nostra Regione, si riuscirà sicuramente a giungere ad una progressiva attuazione dell’integrazione tariffaria regionale, concordandola coi gestori del trasporto pubblico locale. Verranno così perfezionate le prime sperimentazioni, come “io viaggio”, il nuovo sistema di tariffazione per muoversi in modo pratico, conveniente e sostenibile sui trasporti pubblici lombardi.
>>> Carcano (Argomento di massima priorità, da realizzare)
Gli esempi citati confermano che sono obiettivi realizzabili se dietro c’e’ una reale volonta’ politica. La nostra priorita’ nel trasporto pubblico e’ proprio la smart mobility ovvero lo sviluppo della mobilità sostenibile in tutte le sue forme (trasporto pubblico, mobilità ciclabile, bike-sharing, car-pooling, car-sharing) rendendo efficienti al massimo tutti i collegamenti intermodali.
>>>Albertini (Argomento di massima priorità, da realizzare)
Nessuna utopia, l’integrazione tariffaria si può e si deve fare: pensiamo a una tariffa unica per tutti i cittadini lombardi che utilizzano la rete ferroviaria e i mezzi pubblici locali. Per raggiungere questo obiettivo abbiamo intenzione di organizzare il sistema del Trasporto Pubblico Locale intorno al servizio ferroviario, sviluppando la massima intermodalità: parcheggi di interscambio, car sharing e bike sharing, che potrebbero godere a loro volta di tariffe agevolate legate e integrate con gli altri mezzi di trasporto pubblico in una logica di incentivo all’utilizzo della mobilità ecosostenibile.
DOMANDA 4
Brescia è teleriscaldata mentre a Milano si brucia tutto, Monza è in testa alle politiche italiane di riciclo mentre in certi comuni ancora non si raccoglie l’umido, sembra di essere in due regioni distinte: quali paletti intende mettere per limitare gli sprechi e incoraggiare a trattare i rifiuti come una risorsa e un’opportunità e non un problema? Si dia un punteggio da 1 a 5 (1=il problema è una priorità, 5=tutto funziona anche adesso e quindi non è una priorità)
RISPOSTE
>>>Ambrosoli (Il problema è una moderata priorità)
La Lombardia vanta una serie di esempi virtuosi, territori in grado di gestire al meglio le risorse di cui dispongono. Si tratta di individuare le best practices valorizzandole e rilanciandole come modello regionale. La nostra azione è mirata a migliorare gli obiettivi della raccolta differenziata, a sviluppare la ricerca per la riduzione degli scarti e del packaging di prodotto, a rivedere la normativa nazionale per consentire una più attenta riflessione sul trattamento dei rifiuti speciali e sull’ottimizzazione di reti e punti di smaltimento. La Lombardia sarà capace di instaurare un circuito virtuoso in cui la cultura del senso civico permetterà di trasformare ogni novità e ogni nuova questione in opportunità.
>>>Maroni (Il problema è una moderata priorità)
Innanzitutto vorrei ricordare che Regione Lombardia rappresenta già oggi uno degli enti più virtuosi in tema di gestione dei rifiuti a livello continentale, a dispetto di altre realtà italiane balzate drammaticamente agli onori della cronaca  per i disagi che periodicamente si ripetono su questo tema. Evidentemente, è fondamentale proseguire in questo percorso, limitando maggiormente gli sprechi, a partire dagli imballaggi troppo voluminosi dei prodotti in commercio, e diminuendo la quantità di rifiuti che confluiscono nei termovalorizzatori o in discarica. Per far ciò, occorre potenziare ulteriormente la raccolta differenziata porta a porta e rendere più omogenei sul territorio lombardo i buoni risultati della gestioni dei rifiuti, tramite l’implementazione delle misure previste dal Programma Regionale Gestione Rifiuti.
>>> Carcano (Argomento di massima priorità)
Energia e Rifiuti sono centrali nelle politiche di una regione, come scritto nel programma del Movimento 5 Stelle, è necessario riscrivere la Normativa Regionale che regolamenta i servizi pubblici locali, e in particolare Energia e Rifiuti, questo per poi produrre una progressiva ma inarrestabile inversione di rotta. Energia e Rifiuti sonotra i settori di maggiore impronta sulla bilancia economica, è necessario che la pubblica amministrazione attui politiche di produzione energetica che si allontanino dalle logiche di interesse degli oligopoli attuali e si avvicinino invece alle esigenze eco-logiche ed economiche dei cittadini, come ad esempio la microproduzione e le fonti rinnovabili. Per il M5S, l’unico modello di gestione dei rifiuti possibile è quello proposto da
Rifiuti Zero, già realizzato a Capannori, Vedelago, San Francisco. Questo modello sarebbe possibile su scala maggiore in Lombardia disegnando degli ambiti di gestione misurati sulla capacità del territorio di ridurre e trasformare il rifiuto senza ricorrere all’import- export di rifiuti o al suo incenerimento. Pensiamo a impianti di trasformazione locali, su bacini di gestione, tarati per le diverse peculiarità e dunque per distretti misurati sulla capacità imprenditoriale locale di gestione, sia privata che pubblica.
>>>Albertini (Il problema è una moderata priorità)
La Lombardia, che è già all’avanguardia in Italia nella gestione dei rifiuti, può fare ancora meglio: nell’arco del mandato puntiamo al pieno raggiungimento degli obiettivi europei di prevenzione, recupero e riciclo. Intendiamo promuovere iniziative per uniformare gli standard di raccolta e riuso dei rifiuti urbani nei diversi comuni. Il teleriscaldamento, già operativo a Brescia e a Milano, dimostra che i rifiuti possono essere una risorsa anche altrove. Vogliamo poi istituire un sistema di controllo rigoroso dei processi di smaltimento – domestici e industriali – rivolto a prevenire ogni forma di inquinamento ambientale e stroncare sul nascere fenomeni di infiltrazione criminale ed ecomafie, in coordinamento con le forze dell’ordine.
DOMANDA 5
Concludendo, può esprimerci la sua visione del concetto di sostenibilità e impegnarsi ad accettare, qualora venisse eletto, di confrontarsi con le sue risposte tra 5 anni?
RISPOSTE
>>>Ambrosoli
Per sostenibilità intendo la possibilità di sviluppare politiche pubbliche capaci di migliorare lo stato delle cose tenendo conto della sensibilità dei diversi attori sociali.  Pier Paolo Pasolini più di venti anni fa sosteneva che non si può pensare a modernizzazione senza sviluppo. La storia ha dimostrato che aveva ragione e oggi, forti dell’esperienza del passato, sappiamo che è impossibile pensare ad un Paese o ad una regione in cui la crescita economica non sia strettamente legata alla sostenibilità e all’inclusione sociale; ecco cosa intendo per sostenibilità. Non vedo l’ora di confrontarmi ma non solo con le risposte scritte, anche con quelle fattuali, quelle che tra cinque anni avremo dato insieme a questa regione.
>>>Maroni
Lo sviluppo sostenibile consiste in un processo volto a garantire la crescita economica, tutelando al contempo le risorse naturali. Il mio programma definisce in maniera precisa i principali orientamenti politici per raggiungere tale fine: dal contenimento del consumo del suolo alla salvaguardia del verde, dalla valorizzazione del territorio montano alla tutela delle risorse idriche, dalla mobilità sostenibile agli incentivi per la ricerca in ambito energetico.  Per poter dare maggiori garanzie in merito al raggiungimento degli obiettivi, la mia strategia si basa anche su percorsi di monitoraggio, di valutazione preventiva di sostenibilità, incentivazione di processi dello sviluppo sostenibile a livello locale, oltre che su una più intensa cooperazione con altri partner.  Non ho quindi alcun problema nell’impegnarmi fin da ora ad un confronto sui risultati raggiunti nel corso della prossima legislatura.
>>> Carcano
Sostenibilità per noi è la capacità di conciliare la produzione, l’occupazione e la tutela del territorio. Non è un’utopia, se si pensa che laddove viene valorizzata la green economy si sviluppa impresa, aumenta il benessere reale e si producono lavoro e salute. Come dice la definizione stessa la sostenibilità è la caratteristica di un processo o di uno stato che può essere mantenuto ad un certo livello indefinitamente e soprattutto  rappresenta l’equilibrio fra il soddisfacimento delle esigenze presenti senza compromettere la possibilità delle future generazioni di sopperire alle proprie.
>>>Albertini
Sostenibilità significa far crescere la nostra Regione senza depauperarla delle risorse che ci permetteranno di crescere anche in futuro. Non basta preservare il suolo, bisogna bonificarlo e valorizzarlo, non basta tutelare l’agricoltura, bisogna investire nelle biodiversità e nel biologico, non basta rispettare i parchi naturali e i bacini idrogeografici, bisogna farli crescere attraverso attività economiche e turistiche sostenibili. Non dobbiamo limitarci alla tutela delle nostre risorse, dobbiamo invece favorirne l’aumento attraverso un utilizzo responsabile e costruttivo. La Regione può e deve coordinare queste attività attraverso indirizzi, norme e incentivi. Nessun problema a rivedersi tra 5 anni per fare il punto sulle nostre realizzazioni.
Per dovere di cronaca: non ho ricevuto risposta dal candidato Carlo Maria Pinardi di FARE Per Fermare il Declino. Cito dunque dalla voce del suo programma dedicata all’“Ambiente”
<<Ambiente, agricoltura e turismo: migliorare e riqualificare le strutture; valorizzare il settore agricolo e promuoverlo anche in vista di Expo2015; garantire la sicurezza alimentare; diminuire gli sprechi; combattere la contraffazione; gestire le risorse naturali in modo sostenibile; alleggerire i vincoli burocratici che gravano sulle imprese turistiche e permettere un ampliamento dei loro servizi; cambiare modello di ospitalità promuovendo un’offerta articolata del territorio; valorizzare il potenziale turistico della Lombardia; gestione razionale e intelligente dell’energia, per perseguire lo sviluppo delle fonti rinnovabili e il miglioramento dell’efficienza energetica; promuovere e valorizzare artigianato, produzioni tipiche locali e tradizioni dei territori; semplificare le modalità di accesso alle professioni regolamentate a livello regionale; ripensare il sistema dei trasporti pubblici, consentendo la concorrenza sul mercato e un servizio a prezzi concorrenziali; incentivare l’utilizzo del sistema di trasporto collettivo e limitare l’uso dei mezzi privati incentivando l’intermodalità; rete wi-fi gratuita su treni regionali; favorire l’uso della bicicletta e la diffusione dell’auto elettrica; attuare un piano regionale delle acque; affrontare il problema dello smaltimento dei rifiuti; adeguare la legge regionale esistente in materia di governo del territorio (legge 12 del 2005) per regolare meglio la progettazione urbanistica>>.

Audi, tiene la strada ma scivola sulla pubblicità

Italia Land of Quattro, ma anche Russia e tutti gli altri paesi coinvolti nella nuova campagna Audi che imperversa sul web e sulla carta stampata con immagini di ottima qualità, musica all’altezza dei paesaggi, una voce suadente anche se su un testo completamente scollegato dove mare e montagna, città e paesi si invertono nella corrispondenza voce-video.
Ma la scivolata non è questa: nel bel layout destinato alla carta stampata (quotidiani e magazine) ammiriamo il veicolo impegnato in una strada che però suscita un po’ di fastidio. Se le immagini dello spot video intervallano spezzoni di strade alpine e del garda bresciano invogliando alla guida, il paginone della carta stampata ha come sfondo il Sasso Lungo e il Sasso Piatto dall’angolazione dell’Alpe di Siusi.

Dov’è la scivolata? L’altopiano a pascolo più esteso d’europa è un paradiso per escursionisti, biker, sciatori o semplicemente per chi vuole svaccarsi su un prato a godersi il silenzio delle montagne più belle del mondo. Soprattutto, l’Alpe di Siusi è RIGOROSAMENTE bandita al traffico veicolare privato, potendo accedervi solo in bus o funivia. Possibile che nessun creativo della campagna sia stato sfiorato dal dubbio che non è bello, nel 2013, neanche in fotomontaggio, mostrare il pilota di turno che sgomma in un’area protetta?

La farfalla del Trentino è malata?

Leggo sull’Huffingtonpost una bella intervista di Cinzia Ficco che pare sfatare un mito: il Trentino non è pulito come sembra.

La premessa è in un book trailer.

Chiarendo subito che il Trentino-Alto Adige è quasi una invenzione scolastica che invece è composta da due ben distinte amministrazioni (Trento e Bolzano) e stiamo parlando solo della prima, un libro dei trentini Andrea Tomasi e Jacopo Valenti descrive  in 185 pagine  un territorio macchiato da rifiuti tossici, controllori non controllanti, rischi per ambiente e salute. L’inchiesta parte da Trento, con l’impegno della PM Alessandra Liverani e della Vice Questore Maria Principe schierate sul campo delle indagini.

Il titolo è “La farfalla avvelenata- Il Trentino che non ti aspetti”, lo trovate qui. La farfalla, il simbolo turistico del territorio provinciale la cui sagoma perimetrale è simile all’elegante abitante dei prati in primavera, è davvero malata?

Avendo ben presente il territorio  tra le Dolomiti di Brenta e il Sella (lo amo, è bellissimo, godetevelo in questo spot nazionalee in questo internazionale con Bode Miller), mi domando non senza preoccupazione cosa c’è di vero. Il Trentino è un punto di riferimento per gli appassionati di montagna e se succede qualcosa lì significa che siamo davvero messi male.  Andiamo a vedere punto per punto quanto elencato nel libro inchiesta.
Scorie nel torrente? Vero. Leggi qui.
Discariche di rifiuti tossici? Vero. Leggi qui.
Ordinanza per non consumare acqua? Vero, anche se pur limitata a due casi sporadici. Leggi qui.
Insomma cosa succede al Trentino che ho in testa? Nulla di diverso da quello che succede (purtroppo) nel resto dell’Italia, se non che il senso civico e la diffusione della notizia, grazie a due autori coraggiosi, sta sensibilizzando un territorio che, sono sicuro, farà del proprio meglio per correggere il tiro. 
Si spera il più presto possibile.
Postilla: questo non è un invito a non andare in Trentino. Anzi! E’ esattamente perché voglio continuare ad andare sulle montagne che amo che spero sia fatta la dovuta chiarezza e sia risolto il problema.