La bomba e l’imprevedibile senso dell’umorismo iraniano

L’iran, paese modello per i diritti civili negati a donne (vedi qui), gay (qui) e a chiunque non la pensi come un ayatollah fermo al medioevo, si preoccupa invece di far sapere (leggere “dar da bere”) al mondo che la scimmietta sparata nello spazio su un suo vettore nostrano è tornata sana e salva, fornendo foto del prima e del dopo il lancio. Evidentemente credono che abbiamo tutti problemi di vista o forse loro non sanno distinguere un primate da un altro, come dimostrano le immagini fornite a conferma dell’esperimento riuscito, ma solo secondo loro (trova le differenze qui).
La storia purtroppo dei lanci nello spazio di vettori con animali è nota (scoprila qui) e se hanno avuto le loro difficoltà russi e americani, sembra davvero strano che ci riescano questi che si preoccupano più di potenziare la “polizia morale” antigay e antidonne che non l’apertura ai costumi contemporanei.

La tristezza della costrizione, ogni costrizione, si commenta da sola.
Se proprio avranno prima o poi la bomba che pare stiano realizzando ( con una gittata in grado di raggiungere Parigi), c’è solo da augurare che abbiano lo stesso successo ottenuto con la povera scimmietta la cui fine ci è facile immaginare.