Expo agli sgoccioli, la visita in 10 mosse

Expo è agli sgoccioli e le file all’ingresso sono solo l’anticipo di quello che c’è da aspettarsi all’interno per accedere ai padiglioni. Peccato arrivare quando ormai mancano solo 50 giorni, ma come dimostrano i record d’ingressi di questi giorni meglio tardi che mai. In molti mi chiedono una lista di soggetti a cui dare priorità.

Va chiarito che il sito è un grande spettacolo e stilare una classifica è davvero impegnativo, anche perché molto dipende dai gusti di chi la visita.

Sapere prima cosa vedere e magari familiarizzare con la mappa individuando in anticipo le aree a cui si è interessati può essere un aiuto ad ottimizzare la giornata. Se siete abituati a perdervi nel vostro quartiere, non preoccupatevi. Qui ci sono solo due vie, il Decumano sull’asse principale e il Cardo che lo interseca a due terzi della sua lunghezza.

In modo del tutto soggettivo e tarato sui miei gusti, suggerisco una lista di quali padiglioni ritengo sarebbe un peccato perdersi e perché.

Padiglione Zero per la monumentalità;

Austria per la semplicità dell’idea;

Emirati Arabi per le linee architettoniche;

– Il Regno Unito – alla sera con effetti luce strepitosi – per il cambio di prospettiva a cui sarete obbligati;

– La Svizzera per i contenuti in tema di sostenibilità;

– La Germania per il percorso didattico;

– Il Marocco per l’abbinamento minimalista foto-oggetti;

– Il Bahrein per l’essenzialità.

Lo spettacolo serale dell’albero della vita con le luci su Palazzo Italia dal lato opposto in cui si assiepano tutti. La spettacolarità degli effetti è garantita. Non fatevi condizionare se alla luce del giorno la costruzione sembra una giostra uscita male: alla sera la situazione si ribalta e con lo sfondo del palazzo che ci rappresenta tutto diventa magico.

Qualche considerazione sul tema cibo. Mangiare nell’Expo della sostenibilità può essere (A) una esperienza esaltante o (B) un disastro. Siccome non penso che vogliate farvi del male e incappare apposta nel caso B, suggerisco di allontanarsi dal Decumano e scegliere le postazioni di street food a ridosso del canale esterno che cinge l’area. L’opzione (A) vi donerà quella tranquillità che sarà manna per le vostre orecchie immerse in ore di brusio da bolgia e il vostro portafoglio ringrazierà, perché a 10 euro ci si nutre in modo sfizioso.

Qualche dritta sui biglietti. Prima di arrivare, appena decidete la data della visita, verificate sui siti di Coop (se siete soci) e Trenitalia (se abbinate l’ingresso a un biglietto ferroviario) le (eventuali) disponibilità di biglietti a prezzi scontati.

Buona passeggiata!

Quest articolo è pubblicato anche sull’Huffington Post. Tutti i filmati sono stati realizzati dalla troupe di RSI tvsvizzera.it, con Lino Cassese, Simona Bellobuono e il sottoscritto.