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Breve storia della guerra chimica, nata nella civilissima Europa

In una stanza un  gruppo di bambini sembra riposare. Hanno un aspetto serafico come se si fossero appena addormentati. Come quando all’asilo ci facevano stendere per la pausa pomeridiana.

Loro però sono tutti morti. E’ l’effetto di certi gas. Non ti uccidono con una smorfia, è come se ti addormentassero. Come se morire fosse un po’ meno crudele. Così ci arrivano le foto di queste stanze, uomini, donne, medici, gente che cammina tra i corpi cercando qualcuno.

Nella civile Europa le immagini fanno ancora più senso. Nella civile Europa, dove è bene ricordare che la guerra chimica è nata e si è sviluppata.

Ci sono almeno 5 tappe che andrebbero raccontate nell’uso dei gas.
Durante il primo conflitto mondiale, tra il 1914 e il 1918, le truppe tedesche liberarono clorina contro nemici a Ypres in Belgio, si registrarono 5000 morti solo nei primi minuti dell’attacco.

Bisogna aspettare il 1935 per registrare il secondo massiccio uso di gas. Fu il nostro esercito, nel pieno della campagna d’Africa, ad ignorare il protocollo di Ginevra del 1925 ed utilizzare gas mostarda nell’invasione dell’Etiopia. Si paventa una cifra di circa 15.000 morti. Dell’attacco ne parlò anche Montanelli, all’epoca soldato in Africa.

Tra il ’63 e il ’73 oltre 300.000 tonnellate di Napalm furono utilizzate in Vietnam per incendiare i boschi e portare i ribelli allo scoperto, con effetti devastanti sulla popolazione. Prove tecniche dell’uso del napalm a scopo incendiario si registrarono a onor del vero già dalla fine della seconda guerra mondiale sui teatri pacifici e francesi.
Tra l’80 e l’88, Saddam Hussein utilizzò gas nervino contro le truppe nemiche durante la guerra che vide l’aspro confronto tra Iraq e Iran. Qui la stima è di circa 1000000 di morti in 8 anni. Nel marzo 88  si segnalano anche 5000 morti avvelenati nella cittá curda di Halabja, colpevole il regime del dittatore iraqeno.
Anche il terrorismo ha fatto uso di gas. Nel 1994, la setta religiosa dell’Aum Shjnrikyo compì due attacchi con gas Sarin sulle metro di Tokio e Matsumoto. Si registrarono 12 decessi immediati e oltre 6000 intossicati.
Ora pare che i Siriani abbiano anche usato Napalm. Con tutta l’esperienza accumulata dagli analisti bellici, è così difficile raccogliere prove che schiaccino un regime senza scrupoli?

Questo articolo è pubblicato anche sull’HuffingtonPost.