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Fuorisalone: a Milano c’è anche l’eco

Milano è tirata  lucido per il Salone del Mobile e soprattutto per il Fuorisalone. Fioccano gli appuntamenti e le occasioni per immergersi nel design.  Tra luccichii e ricerca, come dodici mesi fa, propongo la facciata Eco della settimana, per scoprire che la sostenibilità e l’ambiente riescono a non fare a cazzotti con le tendenze contemporanee e l’hi-tech.

Al Super Studio di via Tortona si trova RI_USO. Nato nei laboratori della Alcar Italia secondo un nuovo concetto di industrial design eco-sostenibile, si presenta “RI_USO nomade” per il Temporary Museum for New Design. Un’ installazione contemporanea dalle linee essenziali e dal design morbido e leggero che avvolge ed illumina lo spazio. I tappeti e le tende simbolo del nomadismo, del suo carattere itinerante ed in continuo cambiamento, modificano il senso stesso del luogo in cui operano dando vita ad una trasformazione imperdibile utilizzando un linguaggio visivo in continuo movimento che coinvolge lo spettatore inducendolo alla riflessione. Sempre al SuperStudio non mancate le poltrone fatte in lamiere di automobile e gli oggetti reinventati con i rifiuti in plastica.


Lì vicino c’è il NHow hotel con l’evento di eco design più noto del Fuori Salone: IO RICICLO TU RICICLI. Quest’anno, per la prima volta, l’evento sarà ospitato in contemporanea anche presso Palazzo Isimbardi, sede della Provincia di Milano, in corso Monforte 35. L’evento ha anche una ghiotta pagina facebook.  


Se siete malati di pedale, come chi scrive, andate nel BreraDesignDistrict. Dalle prime draisine ai bicicli dell’800. Dalle bici dei lavori alle biciclette di Coppi, Bartali, Mercx, Binda e Baldini. Dalle scatto fisso alle bici da corsa più belle ed eleganti. È la mostra Biciclette Ritrovate: quasi una storia della bicicletta. Dalle 12 alle 24 negli storici cortili di Rossignoli Milano in c.so Garibaldi. 

Già che siete in zona, vi venisse fame, fate un passaggio all’ex Falegnameria Cavalleroni di via Palermo 11, Brera. Con il riuso della lana che porta al concetto di RESIGN (riciclo + design) minimal, tailored made e originale, si creano tavoli, poltrone, sgabelli, vasi ed altri oggetti. Ogni giorno ci sarà un piatto diverso, frutto di una ricerca culinaria che utilizza materie prime di alta qualità ma anche con un’attenzione particolare all’ambiente, che tutti i visitatori potranno degustare in qualsiasi momento. 

Avete pargoli al seguito o semplicemente vi va di immergervi nelle avventure di cartone? Eco and You racconta arredamento di design in cartone ondulato destinato principalmente all’infanzia. Il bambino diventa protagonista nelle collezioni che reinterpretano, con forme nuove, oggetti e arredi comuni, i modi di vivere. Studiati a misura di bambino, i prodotti lo accompagnano nel suo percorso di crescita e attraverso il gioco contribuiscono a migliorare il suo approccio sensoriale e creativo. 

Sempre rimanendo in tema di infanzia, questa volta primissima, la fotografa Michela Magnani collabora con eco-arredo di Conlegno ed espone i suoi scatti più famosi all’interno dell’esposizione “800×1200 eco-design” al Fuorisalone 2014. La mostra è incentrata sui neonati, foto delicate che profumano di carillon e borotalco, e che ci mostrano i volti dei bambini appena nati, le loro espressioni buffe, i sorrisi, i sospiri e i sonnellini profondi e buffi. Le soluzioni di eco-arredo di Conlegno sono molto interessanti e offrono prospettive diverse dei materiali di recupero come i pallet. La zona è quella di via Tortona. 

Se avete il pollice verde il vostro posto è in “Verde libera tutti”, l’iniziativa organizzata per il secondo anno dall’associazione Promogiardinaggio, che punta a sensibilizzare le persone di tutta Italia alla scoperta delle tante aree urbane non curate e addirittura spesso lasciate nel degrado, e ancor più a passare all’azione, cioè a compiere ognuno un gesto, dal più piccolo e simbolico al più significativo, volto a favorire la natura.  

Re-Week è tra gli appuntamenti più originali. Si terrà in un centro sociale autogestito che si trova in zona centro. Un luogo che una volta ospitava una grande scuola. Il nome Re-Week è stato pensato per sottolineare l’aspetto rivoluzionario dell’evento, ma anche perché il tema principale dell’evento è il riciclo, il riuso, ma anche l’handmade, l’artigianato. Non cercate qui le grandi firme, perché sono perlopiù ragazzi e genialoidi con la passione dell’invenzione. Un’occasione per tutti i giovani designer che non hanno le possibilità di mettersi in mostra al Fuori Salone 2014 di poter proporre i loro prodotti, in maniera gratuita e con una visibilità davvero molto importante.

Alimentazione e sostenibilità non potevano sposarsi sotto l’insegna di EuroCucina.  Grohe e LifeGate invitano allo showcooking “eco-rivoluzione in cucina” della food blogger Lisa Casali, in cui si impara a cucinare, ma anche assaggiare, piatti gustosi e sostenibili.  

Un consiglio, anzi una preghiera. in  questi giorni, dimenticate auto e moto. Piuttosto pensate alla bici. Sapete che il noleggio comunale di BikeMi offre formule “assaggio” giornaliere e settimanali? Con appena 2,5 euro o 6 euro  ti divori la città in lungo e in largo. Con un certo senso pratico, potete anche vederla in questo modo: fatevi la mappa del vostro Fuorisalone e lanciatevi a collegare i puntino coi pedali. Potreste scoprire che l’unico propulsore per non perdervi davvero nulla e intensificare le visite sono le vostre gambe. Sarà come vedere due o tre Fuorisaloni. 

Questo articolo è pubblicato anche sull’Huff Post.

La saggezza del bambino fa piangere la mamma

Non sono vegetariano e ammetto che mi piace mangiare carne e derivati, possibilmente di animali vissuti felici razzolando tra i campi e non in batterie industriali.

Questo filmato, ammetto, riesce però a disarmarmi. Negli occhi dell’infanzia ci sono specchi che accendono riflessioni che altrove son difficili da trovare.

“Un bambino sa molte differenze anche se non sa applicarle”.
Da Non ora, non qui di Erri de Luca, Ed. Feltrinelli

Pane, fattelo in casa buono e conveniente

La cucina ai tempi della crisi cambia vocazione per riscoprire manualità con ingredienti genuini e acquistati direttamente dai produttori. Era sul Corriere di qualche tempo fa la notizia che il pane fatto in casa batte la crisi e vince col gusto. Stessa autrice e stesso argomento settimana scorsa, questa volta con estensione a yogurt e marmellata, con la conferma che almeno un italiano su tre produce alimenti in casa. A riprova, i dati ISTAT confermano che se cala la spesa in generale degli alimentari (-1,5%), aumenta invece quella per gli ingredienti base (farina +8%, uova +6, burro +4).
Qualcuno ha guardata anche al portafoglio e alla salute: conti alla mano, parrebbe che farsi il pane permette di risparmiare fino al 310% e garantisce la certezza di ingredienti genuini. Di sicuro, poi, il pane dura, se ben conservato, fino a una settimana.

Sì, anche io, una volta alla settimana

La ricetta tradizionale è davvero semplicissima, perfino nel forno tradizionale e in molti siti è proposta con dettagliati passaggi fotografici a prova di dilettante. Le idee per poi personalizzare il risultato sono infinite. Può perfino diventare un gioco per i più piccoli che apprezzano qualcosa fatto da loro riuscendo a valorizzare un cibo di forte tradizione.

Fare il pane educa

Non dimenticherò mai un giorno trascorso a scrivere un racconto in una scuola elementare di una borgo della Brianza, Missaglia. Alla mia domanda “Cosa vi piacerebbe succedesse nel futuro al vostro paese”, la risposta spiazzante di bimbo è stata “Vorrei che nelle vie si sente ancora il profumo del pane”. Nulla da aggiungere.

Minitalia, la penisola in un giorno e riciclare è un gioco

Sono stato con due amici piccoli (8 e 6 anni) a visitare il parco tematico Leolandia Minitalia e ho scoperto che il riciclare i rifiuti, qui, fa parte del gioco. Bello no?
Altrettanto bello che in un parco, ai divertimenti tradizionali, si affianca una penisola italiana con tutte le località più celebri rappresentate dai loro monumenti. Un gran bel modo di avvicinarsi alla geografia, e non solo per i bambini. Garantisco personalmente che a fine percorso è rincuorante guardarsi indietro e trovare la conferma, ancora una volta, che viviamo nel più bel paese del mondo. Guardandola da un certo punto di vista, è anche un modo per scoprire da una sola località tutta la nostra terra. Per chi poi si affeziona, ci sono anche delle promozioni in corso.
Un effetto che non mi aspettavo? Faccio un lavoro per cui giro parecchio, ma mi è venuta lo stesso voglia di partire subito alla scoperta del Bel Paese.