No alla pena di morte, ma una sana tortura…

In fondo ero pacifista, almeno lo sono stato finché non ho iniziato ad assimilare la storia, che non é lineare ma ciclica. La lezione che ne ho tratto é che l’uomo ripete i suoi errori e le sue crudeltá, a scopo di lucro o gratuite.

Il lucro. Succede lontano quando i bracconieri sterminano un branco con due cuccioli in Kenya (la notizia é qui: http://www.lettera43.it/ambiente/kenya-la-strage-record-di-elefanti_4367579269.htm ).
Il gratuito. Succede anche nella civile Italia. Cani annegati nei barili di catrame ( http://www.youtopic.it/notizie_online/un_cane_muore_intrappolato_in_un_barile_pieno_di_catrame!_1266.aspx ) o seviziati e poi lasciati agonizzare, come é appena successo a Ragusa (i dettagli hanno del macabro e come spesso capita la realtá supera la finzione http://www.geapress.org/m/ragusa-il-cane-di-fango-fotogallery/38228 ).

Poi c’è un altro capitolo ancora, perfino più agghiacciante: la compravendita delle vite. Se vi offrissero del corno di rinoceronte sappiate che vale circa 100 Euro al grammo e un corno intero può arrivare ai dieci chili, ponendo la sostanza (ritenuta afrodisiaca) a livelli di rendita superiori all’oro e ala cocaina, praticamente un invito al contrabbando ( http://www.corriere.it/animali/12_agosto_23/bracconaggio-rinoceronti-sudafrica_4d62aada-ed4f-11e1-89a9-06b6db5cd36c.shtml ) . Ora: pare, ma la fonte non è confermata, che nell’ottica di una “pianificazione degli esemplari” siano state concesse da parte del governo sudafricano delle licenze di uccidere, ma i rinoceronti, non i bracconieri. I casi sono due: a Pretoria o sono impazziti o qualcuno ha le mani in pasta.

Ero davvero un pacifista. Lo giuro. Ora invece mi domando se alle crudeltá non serva opporre almeno lo spauracchio di pari crudeltá: chi ha perpetrato sofferenza sarebbe diverso dopo aver provato sulla sua pelle gli effetti provocati?
Non dico amare gli esseri viventi, ma almeno avere la forza di capire il limite da non superare: generalizzo volutamente, convinto che chi tortura fino alla morte un animale é tranquillamente capace di farlo con un uomo, quindi va fermato e “responsabilizzato”. Come? La legge parla chiaro e le autoritá son obbligate a intervenire, ma se penso alle ultime immagini viste dagli occhi del cane di Ragusa, dagli elefanti dello Tsavo o del cucciolo di Reggio Calabria son sempre più convinto che nel regno animale le bestie siamo noi.