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Domenica Dove: tra Versilia e Livorno la montagna che non ti aspetti

Il Monte Pisano é quel gruppo collinare alle spalle della città della torre pendente. Il rilievo é ben visibile dalla spiaggia tra Massa e Livorno, percorso da strade panoramiche e da sentieri mappati dal CAI di Pisa. Consiglio una escursione su tutte per il valore paesaggistico e panoramico. Guidato da Ivan, abbiamo raggiunto nel tardo pomeriggio Montemagno e iniziato a camminare prima tra gli ulivi e poi nella fitta macchia mediterranea fino ai ruderi sulla vetta della Verruca. Il castello ha origini antichissime, con l’accesso scavato tra i massi del bosco. I suoi sotterranei non sono sono del tutto esplorati e una leggenda narra perfino di un tesoro che il comandante pisano in fuga dagli assedianti fiorentini avrebbe abbandonato negli anfratti senza mai tornare a riprenderselo.
Come per me e Ivan, consiglio la salita nel tardo pomeriggio, quando arrivati alla vetta si può godere del tramonto che allunga le sue ombre dalla piana verso il castello svelando all’orizzonte Gorgona, Capraia, l’Elba e la Corsica. La costa corre dalla punta del Mesco fino alla collina Livornese. A Montemagno vale assolutamente la sosta alla Certosa di Pisa e alla trattoria in piazzetta.
Chi fosse da queste parti in spiaggia e si annoiasse, é avvisato. C’è un tesoro che aspetta, in tutti i sensi.

5 terre, un solo marchio

Abbiamo ancora negli occhi le immagini devastanti delle alluvioni di due anni fa, quando i torrenti in piena trascinarono nel mare impazzito pezzi di paesi.
Normalizzata la situazione, le Cinque Terre tornano ad essere il paradiso a portata di tutti che sono sempre state.

Sperando che la lezione sia servita, ora si aggiunge qualcosa al tesoro dell’area marina cantata da Montale. Al già unico ambiente dove le case torreggiano sulle onde e i paesi sono collegati solo dal treno e dal sentiero (sogno!), il consorzio del Parco ha iniziato un progetto per un marchio di qualità.

Non è un’invenzione di marketing, ma uno strumento innovativo che tocca vari ambiti dall’energia all’alimentazione passando da trasporti, gestione agricola, risorse, trattamento delle sostanze tossiche.

E’ un buon esempio di quello che potrebbe essere applicato su molti dei 7500km di coste del nostro paese. Con quello che è successo qui, nessuna scusa dovrebbe essere trovata contro pigrizia e malgoverno.