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20 minuti per non dimenticare

Oggi è la Giornata della Memoria.
Per capire davvero, oltre a tutto quello che già sappiamo, facciamo un piccolo esperimento. Guardate l’orologio, calcolate 20 minuti da questo istante, poi leggete il foglietto giallo, immaginate che ve lo abbiano consegnato uomini armati e immaginate che in questi 20 minuti il vostro mondo debba essere chiuso in una valigia e pronto a un viaggio quasi sicuramente senza ritorno.
70 anni fa questo biglietto, sebbene dai toni pacati e incoraggianti, era una sorta di ordine di esecuzione a morte.

La data è il 16 ottobre 1943.
Il foglietto contiene le istruzioni impartite durante rastrellamento nazista al ghetto di Roma.
1022 partirono per Auschwitz.
200 erano bambini.
16 solamente sono quelli tornati.
Non illudiamoci se non siamo ebrei, dissidenti, omosessuali, zingari. Chi esercita la violenza è accecato e può trovare in ogni momento una ragione per puntarci un’arma addosso.
La storia è ciclica e può ripetersi, facciamo girare, facciamo che non ricapiti. Questo articolo è pubblicato anche sull’Huffington Post. Il foglio è tratto dall’archivio Di Veroli, ringrazio Andrea di Stefano per la segnalzione.

Un somaro nel pallone

I calciatori sono strapagati. Vero. A maggior ragione dovrebbero essere d’esempio per i tifosi in quanto a comportamento, in campo e fuori.

Durante una partita del deportivo Pereira, in Colombia, il gufo mascotte dello stadio cade in campo e cosa fà il giocatore Josè Luis Moreno? Lo prende a calci per buttarlo fuori dal tappeto verde.
La scena ha dell’incredibile. Il gufo è sull’erba a pancia all’aria. Vede avvicinare il calciatore. Dall’angolazione della camera si direbbe stia stortando la testa forse aspettandosi un aiuto. Esattamente in quell’istante l’uomo gli tira un calcio colpendolo in pieno.
Il gufo, rapace notturno sensibilissimo ai traumi per l’udito e la vista finissimi in grado di amplificare la più piccola sollecitazione, muore poco dopo. Il calciatore, purtroppo, esce dal campo sulle sue gambe.
Fischiato dal pubblico e multato con 560 Dollari, rischia anche il carcere per maltrattamento di animali. Purtroppo nessuno ha accennato a un TSO (trattamento sanitario obbligatorio) per il deficiente di turno.