Ce l’ho, manca, 2000 cucce a colpi di figurine

Lo ammetto le credevo quasi estinte, relegate a terrificanti mostri giapponesi, accantonate nelle scatole delle edicole a fare polvere, ma non è così. Le figurine con gli album esistono ancora e a questo punto, nell’era della playstation, il loro successo vale doppio. Credo siano tranquillamente marcabili come evergreen e spero che siano anche il modo per affezionare i piccoli alle collezioni e al commercio istintivo, come fecero con la mia generazione. Alzino la mano quelli degli anni 60 e 70 che non hanno imparato a collezionare, scambiare, trattare con il mazzo in mano al grido di “ce l’ho, manca”. Non solo: oggi le figurine fanno anche bene, almeno stando a quanto leggo in un  comunicato congiunto tra l’ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali) e l’editore Pizzardi. Parte del ricavato di album “Gli amici cucciolotti” e delle relative bustine  sarà devoluta per l’acquisto di cucce per amici quadrupedi. Ben vengano quindi le figurine, magari capaci anche di educare un po’ al rispetto degli animali, più di tanti giochi che invogliano a distruggere anziché a proteggere.