Archivi tag: parco nazionale

La lattina Concordia sullo scoglio Giglio: il recupero spiegato a mia mamma

Quando vai in canoa, se colpisci un masso e la corrente ti spinge contro la roccia mantenendoti poi nella posizione, per quanto robusta sia la canoa, lo scoglio sará comunque più rigido e in grado di provocare l’incravattamento dell’imbarcazione. Definizione di “incravattamento”: la carena sollecitata dalla spinta dell’acqua prende la forma del masso quasi avvolgendolo come una cravatta su un collo. Facendo le dovute proporzioni, posso sbagliarmi ma ho la sensazione che tra poche ore potremmo avere la dimostrazione che la spinta di un anno e mezzo di onde ha incravattato la canoa Costa Concordia allo scoglio Giglio. Cosa cambia se è incravattata o no? Semplice: potrebbe rompersi.

Il bell’articolo dell’HuffingtonPost ci fornisce con una documentaristica ricchezza di particolari tutte le forze in campo, omettendo ahimé che la nostra canoa è due volte e un pezzo il grattacielo della Pirelli di Milano, o il cupolone di San Pietro, se preferite.

Grattacielo, cupolone e Concordia, però, non sono di un unico pezzo, mentre lo scoglio Giglio sí. Lo dimostra la facilità con cui si è aperta la canoa mentre Schettino giocava alla Love Boat. Come paventato da chi è molto più tecnico di me, vedo l’operazione rischiosa e sempre di più come una sfida. Effetto possibile: far aprire lo scafo come fosse una lattina e rovesciare il contenuto di un grosso supermercato per 5000 persone sulla costa del Giglio. Morale: un disastro per il Parco dell’Arcipelago Toscano. Soluzione di emergenza ipotizzata: mettere una barriera galleggiante in superficie. Come dire: faccio l’amore e metto il profilattico, ma solo nella parte alta del mio membro, sperando che non scenda nulla. Non son sicuro sia la soluzione migliore.

All’indomani della notizia della decisione di recuperare lo scafo affidandosi ai superuomini di Micoperi (fanno cose straordinarie, dico davvero, ma questa non era mai stata tentata), avevo proposto a Costa un documentario sull’operazione. Pur gentile, la risposta fu “no”. “Meno se ne parla e meglio é, tanto più se il progettato recupero sarà veloce e indolore” sottintendeva il comprensibilissimo diniego.

Magari la Concordia sarà drittissima, con uno spot favoloso per la Fincantieri che l’ha costruita. Di fatto se ne sta parlando in tutto il mondo e stiamo per scoprire se il canoista Schettino (sapete che è famoso anche all’estero per la sua brillante manovra proprio nel centenario del Titanic?)  passerà alla storia anche per l’incravattamento più ingombrante della navigazione.

Per il bene della natura isolana, spero che lo sfidante recuperatore vinca, ma non dimentichi che cinque secoli fa, un tale Leonardo da Vinci, raccomandava, quando si parla di mare, di anteporre sempre l’esperienza alla scienza delle teorie. Non essendoci esperienza in materia, non ci resta davvero che sperare.

Questo articolo è pubblicato anche sull’HuffingtonPost.

Molla tutto e vai in Australia. Pagato!

Preciso che è una lotteria nata su una iniziativa dell’ente turistico australiano e non un’offerta di lavoro per meriti. Tenete dunque il curriculum nel cassetto perché qui serve un differente tipo di culum.
Ti danno 100.000 dollari australiani, al cambio più o meno 78.000 euro, per fare sei mesi da loro a lavorare. Ne parlo volentieri perché sono sei attività in cui un ecoista ci si butterebbe subito. Il ranger nei parchi continentali, l’osservatore faunistico delle specie protette e l’avventuriero con lo zaino nell’outback sono le preferite, ma non disdegnerei neppure il fotografo e il food & wine tester.

Ammetto forse che sarei un tantino fuori luogo come esperto di life style e divertimenti, il sesto ruolo, ma penso che mi ci adatterei. A uno dei più interessanti mi ci sono iscritto, non vi dirò quale per scaramanzia e senza illusioni perché in quanto a culum non son mai stato molto forte. Però, se doveste iniziare a leggere dei post dai piedi dell’Ayers Rock, sappiate che è andata in un certo modo.

Un filmato racconta cosa è successo a chi ha vinto l’anno scorso.