Bernini

“No artist defined 17th-century Rome more than Gian Lorenzo Bernini did, working under nine popes and leaving an indelible mark on the Eternal City. And there is probably no better place to appreciate his talent and genius than the Borghese Gallery in Rome, the villa — now a museum — built by his first patron, Cardinal Scipione Borghese, where Bernini revealed his talent for capturing tension and drama in stone. But during the remarkable exhibition titled “Bernini,” visiting may be a once-in-a-lifetime experience.” The New York Times

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Mathera, L’ascolto dei sassi

“Mettetevi in ascolto e i muri vi racconteranno la storia”
Antonio Acito, architetto

“Matera è un messaggio per tutto il Mediterraneo, per tutti i paesi del mondo, per tutti i villaggi, per il recupero di tutti i luoghi abbandonati. È un messaggio per l’Europa intera”
Pietro Laureano, storico dell’arte

Canova

Spesso considerato il più grande degli artisti neoclassici, il suo straordinario lavoro ha stupito, ispirato e commosso per secoli. Il nostro film ritrae la sua crescita artistica, dalle sue prime esperienze a Venezia, vicino alla sua città natale, alle sue opere a Roma, Parigi e infine di nuovo a Venezia.

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Dinosaurs

In molti credono che gli scheletri dei dinosauri ammirati nei musei di storia naturale siano emersi dal suolo nelle condizioni in cui sono esposti, ma non è così.

Dinosaurs è un documentario scientifico che racconta i retroscena legati ai più recenti ritrovamenti di queste affascinanti creature preistoriche, le più grandi che la terra emersa abbia mai conosciuto. Alcuni, soprattutto i carnivori, terribilmente feroci, arrivavano alle dimensioni e al peso di un carro armato, all’altezza di un edificio di due piani, con mascelle e denti in grado di stritolare i loro avversari. Gli erbivori, dal canto loro, per difendersi svilupparono corazze e corna imponenti.

Mentre #iorestoacasa i viaggi sono virtuali

Dopo questa tempesta, da qualche parte, dovremo pur ricominciare. Senza dimenticare l’ #iorestoacasa, è giusto tener presente che, oltre la nostra porta, abbiamo sempre e comunque il Paese più bello del mondo. Quello che, prima o poi, tutti torneranno ad invidiarci. È solo questione di tempo. Alla stregua di una piccola valvola di sfogo, ecco qualche suggerimento per uscire di casa solo virtualmente visitando luoghi fantastici attraverso contenuti internet di alta qualità e dall’accesso gratuito.

A Torino come tra le piramidi

Il primo spunto è rivolto a Torino. Nel cuore della capitale sabauda, Christian Greco ci porta nel meraviglioso mondo dei faraoni. Amerete questo direttore di museo che rompe ogni schema per accompagnarci nella storia con la freschezza di un amico d’infanzia che ti porta nella sua stanza dei giochi. È smart nel muoversi tra le teche e i reperti, è capace di attirare e mantenere l’attenzione sui pezzi unici a prescindere che siate un adolescente o un arzillo papà di Indiana Jones, è estremamente competente nel tracciare i collegamenti attraverso le sezioni della collezione egizia più grande del mondo all’esterno dei confini del regno del Nilo.

I grandi artisti al cinema

Un altro spunto ci arriva dalla casa di produzione Magnitudo Film. Attraverso la sezione del suo sito Magnitudo Film Per l’Italia, ha messo a disposizione degli insegnanti e degli appassionati tutti i titoli della stagione appena conclusa. Si parte dal celebrato Leonardo con interventi, tra gli altri, di Massimo Cacciari, Stefano Boeri e del direttore emerito degli Uffizi Antonio Natali. Tra gli altri titoli disponibili gratuitamente spiccano Gianlorenzo Bernini, illustrato nella magnifica cornice della Galleria Borghese, e Antonio Canova, con la carrellata completa delle opere del maestro che furono raccolte dal fratello nella casa museo di Possagno. Mathera ci porta nelle suggestioni della città dei Sassi mentre Palladio ci accompagna tra le perle delle ville venete fino ad una capatina all’ombra del campanile di San Marco.

Plutone e Proserpina, da “Bernini” della MagnitudoFilm

Essere in casa immersi nell’alta definizione è un invito ad calarsi nei backstage dei musei. Vi siete mai chiesti quanta maniacale attenzione ci sia nella cura per le opere d’arte? In tutto il mondo, uno dei punti di riferimento è l’Opificio della Pietre Dure di Firenze. Un viaggio a misura di microscopio ci mostra come da un dipinto si arrivi a un mosaico rinascimentale. Il filmato rientra nel ciclo “La cultura non si ferma” del Mibact. Ampliando l’orizzonte oltre i confini nazionali, il sito dello Smithsonian ha una sezione specifica dedicata al virtual travel

I musei imperdibili

L’articolo più recente, suggerisce una serie di luoghi immancabili che vanno dai Musei Vaticani al Louvre, dal Guggenheim di New York alla National Gallery di Londra, fino ad arrivare al Thyssen-Bornemisza di Madrid e al Museo nella casa natale di Anna Frank. Se siete cintura nera di documentari, appassionati d’arte fino al midollo e non avete ancora visto l’Ermitage, potreste cogliere l’invito di Apple. Per dimostrare le capacità di ripresa dell’ultimo modello di smartphone, ha pubblicato una strepitosa sequenza di oltre cinque ore (cinque!) attraverso i corridoi degli zar a San Pietroburgo.

Nessuno ha scelto volontariamente il periodo di clausura che stiamo attraversando, ma vivere una pandemia coperti da una buona connessione web ha indiscutibilmente i suoi vantaggi. Possiamo scegliere di subire il momento o possiamo decidere invece di considerarlo un’occasione di formazione e magari di scelte future. Guardiamo al lato positivo: quando saremo liberi di spostarci avremo una lista di luoghi da spuntare scoperti nel web. Avete presente la lista dei posti da vedere almeno una volta nella vita? Ecco, immaginate però che sarà ancora più bella perché in cima all’elenco ci saranno innanzitutto le nostre piazze, i nostri parchi e i nostri vicoli, quelli che abbiamo fuori dalla finestra e che non ci parrà vero ricominciare a frequentare. Partirà da lì il nostro nuovo giro del mondo.

Questo articolo è pubblicato anche sull’Huffington Post.

COVID19: Salvare la Patria stando in pigiama

Distanze, guanti, mascherina, per combattere il COVID19. Forse tutti abbiamo capito la loro utilità e ci stiamo dando da fare.

Sono però in molti che continuano ad essere a rischio conto terzi, cioè per noi. Penso al personale medico con stampate in faccia le impronte delle protezioni, ai ragazzi delle consegne a domicilio che si spostano tra corrimano di scale e tasti di ascensori, alle cassiere dei supermercati che sudano nei guanti, e così via a tutti gli infaticabili della catena della distribuzione che ci sta assicurando il necessario. E non solo.

È dunque dovere di tutti fare del proprio meglio per limitare i contagi. Ma stiamo adottando davvero tutte le precauzioni? Una delle raccomandazioni poco diffuse ma determinanti è quella di NON portare con sé il telefonino durante la spesa e non rispondere mentre si circola tra gli scaffali o sui mezzi. O quantomeno non usarlo per evitare che, rispondendo al telefono coi guanti, si trasmetta alla tastiera quello che il guanto ha raccolto. Basterebbe poi toccare di nuovo la tastiera a spesa finita per ritrovare quello da cui il guanto (ormai tolto) aveva protetto. Anche pulendo i propri dispositivi più volte al giorno, il Covid19 è subdolo e potrebbe batterci sul tempo.

Alla luce di questi contatti, in molti ci domandiamo quanto resista il virus fuori dall’organismo.

Come pubblicato da diverse fonti, la risposta varia in funzione del materiale. Il professor Burioni divulga sul suo sito questa tabella.

Il virus può resistere ore, ma con l’avanzare del tempo il contagio diventa improbabile perché la carica infettiva diminuisce.

Quello che bisogna però tenere ben presente è che il virus è ancora oggetto di studio e non conosciamo completamente il suo comportamento.

Inoltre, circolando, non possiamo prevedere con certezza le situazioni in cui potremmo imbatterci. Le variabili sono troppe per quantità e localizzazione. Se fino a ieri il nostro bus era deserto, non è detto che oggi lo sia. Se stiamo camminando e incappiamo in un incidente, non è detto che si riesca a indossare in tempo le protezioni. Scritto semplicemente, basterebbe un incauto starnuto scappato per sbaglio ad un passante che stiamo incrociando. Improbabile, ma possibile. Insomma, possiamo scegliere. Noi o il Covid19. La differenza è tutta nel limitare le uscite da casa o dall’ambiente protetto.

Nel nostro involucro domestico possiamo anche fare qualcosa di più, come ad esempio dedicarci a una dieta che aiuti a rafforzare il sistema immunitario. Non è una medicina, ma aiuta.

In questo momento abbiamo bisogno di tutto il supporto possibile, a partire dalla nostra pazienza. Si chiama anche questa Resistenza. Guardiamola da un altro punto di vista: diversamente da chi ha imbracciato un fucile o attraversato il mare su un barcone, abbiamo l’occasione di salvare la nostra famiglia e quello in cui crediamo stando in pigiama. Non capita tutti i giorni. I nostri nipoti ci giudicheranno (anche) in base a questo. Che idea daremo di noi se non riusciremo a dimostrare loro di essere stati capaci di fare qualcosa di così poco impegnativo?

#SeEsciSeiFuori: il tempo in casa nel tempo del virus

#SeEsciSeiFuori: vademecum per adolescenti e

Questo Virus è davvero drammatico, ma nella catastrofe gli va riconosciuto il merito di averci fatto riscoprire una parte di noi che non era affatto scontata. Nel risparmiare commenti sui (sempre meno) disgraziati che ostentano spavalderia in un momento fragile come quello che stiamo vivendo, mi colpiscono le iniziative che in rete incoraggiano comportamenti responsabili, da Alberto Angela alla pagina facebook Odiare Ti Costa.

Riprendo volentieri anche l’iniziativa dell’Associazione Pepita Onlus in collaborazione con Fondazione Carolina. Gli educatori di Pepita hanno stilato un vademecum che suggerisce agli adolescenti come trascorrere le giornate: 12 consigli variopinti per 12 tappe quotidiane alternate a un video tutorial per mamme e papà.

“Siamo da sempre al fianco dei ragazzi e delle loro famiglie – ha spiegato Ivano Zoppi, Presidente di Pepita e Segretario Generale della Fondazione Carolina – a scuola, in oratorio, nelle attività pomeridiane. Ora che la loro quotidianità è stravolta, stiamo ricevendo messaggi da genitori e insegnanti che ci chiedono di suggerire loro qualche attività per ridare una routine alle giornate. Ci siamo messi al lavoro e abbiamo pensato a questo progetto che, grazie al digitale, consente ai ragazzi di sentirsi parte di questa sfida globale e ai genitori di vivere più serenamente questo ritiro forzato dalle abitudini di tutti i giorni”.

Sono 12 spunti mediati attraverso altrettanti post per invitare a essere connessi con sé stessi e con gli altri. Nonostante il target sia rappresentato dai giovanissimi, in realtà tutti possono beneficiare dei suggerimenti, che hanno la loro base in un sensatissimo #SeEsciSeiFuori. Io stesso, che adolescente non sono da secoli, ne ho trovato spunto. Libri, film, socialità via web, approfondimenti nella cultura, spunti di cucina, esercizi fisici sono alcuni degli stimoli proposti.

Prendo spunto da libri e documentari. Tra i libri mi sento di consigliarne uno che ho apprezzato molto per come permettere di riflettere su qualcosa che ci è familiare. Ne Le parole sono importanti, Marco Balzano parte dal nostro quotidiano per entrare nelle parole che mai come in momenti come questo vanno pesate. Non è un vocabolario né un noioso trattato di etimologia. Semplicemente è un viaggio attorno e dentro parole di uso comune che, proprio per la facilità con cui le usiamo, spesso ci scivolano via. Uomo, felicità, social, scuola, fiducia, Resistenza, sono solo alcuni dei capitoli. Non li cito a caso.

Scoprirete una connessione straordinaria non solo tra i significati ma anche per l’influenza che possono avere nella nostra vita. Homo, uomo, ha la stessa radice di humus, terra. L’aggettivo felix, felice, ha la stessa radice di fecundus ed è un termine riferito alla capacità di generare. Humus sta a fecundus come l’uomo sta alla felicità e dunque solo l’uomo felice può dare frutti buoni? Lascio a voi scoprirlo perché, dopo aver letto queste 83 scorrevolissime pagine, sono sicuro che ogni parola che pronuncerete non sarà affidata al vento per essere dispersa. 

Questo articolo è pubblicato anche sull’Huffington Post.

Coronavirus e Viaggi: quando ti spetta un rimborso

Dovevate partire ma il Coronavirus è stato più veloce di voi? Nell’atmosfera surreale di questi giorni, implicazioni non da poco toccano il mondo del turismo e dei viaggi, gite scolastiche comprese, con tutti gli annullamenti e le variazioni che il COVID-19 sta provocando.

La batosta deve indurci a riflettere. Lo scrivo da lombardo prima ancora che da italiano. Non escludo di aver contratto il virus dopo le tre ore in attesa del mio volo a Bergamo, hub molto frequentato oltre che il più vicino al focolaio del lodigiano. Un po’ di giorni di autoisolamento mi hanno convinto di essere un “indesiderato del pianeta” e di come sia facile ribaltare le barriere lungo un confine.

Leggo di crociere bloccate, voli con passeggeri respinti, perfino paesi dove mi considero di casa come Israele ma che in questo momento mi sono chiusi.

Anni fa mi fece riflettere un post di Gino Strada: potrebbe arrivare Ebola e sarebbero davvero c***i, diceva il fondatore di Emergency, tanto più che arriverebbe in business class e non con i disperati dei barconi.

Se c’è un momento per chiedere scusa a questi, ammesso la coscienza non ce lo avesse imposto prima, forse è questo.

Nello scenario che c’è chi immagina (erroneamente) manzoniano, qualcuno ci sta rimettendo soldi. Sono operatori, professionisti, famiglie e scolaresche. L’emergenza sanitaria sta inginocchiando l’economia turistica. Si auspica che agli albergatori penseranno le relative associazioni, di concerto con le istituzioni. A noi viaggiatori, invece, rimane la tutela legale personale. Se non desiderate rivolgervi a un avvocato in particolare, invito ad appoggiarsi agli studi che ne raggruppano, magari con figure specializzate. In rete si stanno dando da fare quelli di LegalePerMe.it che hanno stilato un vademecum con i 4 casi in cui è previsto il rimborso dei viaggi annullati per il Coronavirus. Sul sito e qui sotto, i dettagli.

Ancora una volta, niente panico. Solo un po’ di comprensione in più per chi bussa alla nostra porta da uno scricchiolante barcone puzzolente e non da una business class con le salviettine al bergamotto. Questo articolo è pubblicato anche sull’HuffingtonPost.

#CASO 1: Paesi con limitazioni e restrizioni per i viaggiatori italiani

Ad oggi sono 12 i paesi che hanno imposto limitazioni all’ingresso di italiani, ma si prevede che la lista dei paesi che non accolgono italiani aumenterà. Per maggiori informazioni ti invitiamo a consultare tutti gli aggiornamenti sul sito viaggiaresicuri.it del Ministero degli Esteri.

  • Israele: è sconsigliato l’ingresso di italiani, mentre è prevista la quarantena per i cittadini israeliani di rientro dall’Italia;
  • Giordania: chiusura ingresso a italiani, cinesi e coreani;
  • Arabia Saudita: vietato l’ingresso a viaggiatori da paesi di diffusione del virus secondo criteri da stabilire da parte delle autorità sanitarie;
  • Bahrein: vietato l’ingresso a viaggiatori di Italia, Giappone e Iraq. Italiani con residenza in Bahrein possono entrare con obbligo di quarantena (14 giorni);
  • El Salvador: vietato l’ingresso a viaggiatori di Italia e Corea del Sud. Salvadoregni provenienti da questi due paesi hanno l’obbligo di quarantena (15 giorni);
  • Mauritius: vietato l’ingresso a italiani provenienti da Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. Obbligo di quarantena per cittadini transitati in queste regioni o in Cina e in Corea del Sud.
  • Turkmenistan: vietato l’ingresso a chiunque provenga da paesi con casi conclamati di infezione. Controlli sanitari differenziati su persone già in viaggio a seconda del paese dal quale arrivano;
  • Iraq: vietato l’ingresso a chiunque provenga da Italia, Cina, Corea del Sud, Giappone, Singapore, Iran e Thailandia;
  • Vietnam: vietato l’ingresso a chiunque provenga dalla Cina. Altri viaggiatori, a seconda, dei casi, potrebbero essere respinti alla frontiera con scarso o nessun preavviso;
  • Capo Verde: vietato l’ingresso a chiunque provenga dall’Italia (sospensione di voli charter);
  • Kuwait: vietato l’ingresso a chiunque provenga dall’Italia;
  • Seychelles: vietato l’ingresso via aerea e via mare a chiunque provenga dall’Italia. Cittadini di rientro dalle zone del contagio avranno l’obbligo di quarantena.

E previsto un rimborso in questi casi?

Cosa fare quindi se hai programmato un viaggio in questi paesi? Ti consigliamo di rivolgerti alla compagnia aerea o al Tour operator presso cui hai prenotato e chiedere se son previsti rimborsi totali o parziali. o altrimenti emissione di voucher.

Per esempio, la compagnia low cost Ryanair ha comunicato che offrirà l’opzione di rimborso completo verso Israele o verso la Giordania, oppure una nuova prenotazione sui voli per Israele dopo il 1° aprile 2020.

Coronavirus: viaggi in Italia in zone con casi di contagio

In questo caso generale è difficile viaggiare per chiunque debba transitare nelle zone a rischio epidemiologico. Ma per chi, invece, già da tempo ha programmato un viaggio in queste zone? L’Italia in questo momento è divisa in 3 zone:

  • zona rossa: aree epicentro del contagio (zona  a sud di Milano e nel padovano);
  • zona gialla: aree con casi di contagio intorno alla zona rossa;
  • zona verde: senza restrizioni.

#CASO 2: viaggio in una “zona rossa” o in una “zona gialla” in Italia

Hai prenotato un soggiorno, un viaggio o una gita nella cosiddetta “zona rossa” o “zona gialla”? Cosa puoi fare ora? Aver prenotato o prenotare una vacanza o un soggiorno nelle prime due zone può prevedere il rimborso del viaggio? Per capire quali sono le indicazioni, prendiamo spunto da quanto chiarito da Federconsumatori.

Per le strutture alberghiere nella zone rosse è possibile:

  • Annullare la prenotazione e chiedere il rimborso della caparra;
  • Spostare la data di prenotazione;
  • Chiedere il rimborso delle cifre versate per soggiorni finalizzati alla fruizione di eventi sportiviculturali o di altra natura già annullati.

Per strutture alberghiere nella zona gialla è possibile ottenere:

  • Il rimborso delle somme versate o lo spostamento prenotazione solo per immunodepressi certificati;
  • Il rimborso delle somme versate o spostamento prenotazione solo per utenti con quadro sanitario deficitario.

E se hai acquistato un biglietto ferroviario con destinazione nelle cosiddette “zone rosse”?

  • Per il biglietto Trenitalia è previsto il rimborso integrale
  • Anche per il per biglietto su Italo è previsto il rimborso integrale

Per quanto riguarda i voli, ancora nulla è deciso. Federconsumatori consiglia di inoltrare richiesta alla compagnia per il rimborso o l’emissione di un voucher.

#CASO 3: gita o visita d’istruzione in una “zona rossa” o in una “zona gialla” in Italia

Il governo ha, inoltre, deciso di sospendere tutti i viaggi di istruzione e gite scolastiche. Le famiglie possono già provvedere a richiedere il rimborso delle somme versate.

Per entrambi i casi (caso 2 e caso 3) provvedimenti elencati valgono solo per le zone rosse e gialle, mentre per le zone verdi non è giustificato alcun rimborso.

Coronavirus e rimborso viaggi: le prenotazioni online

E per chi ha prenotato una vacanza online tramite una portale turistico? Le piattaforme online di prenotazione viaggi si stanno in questi giorni adeguando alle indicazioni fornite dalle istituzioni.

#CASO 4: prenotazione online tramite Booking.com

Al momento è disponibile solo un comunicato di Booking.com, uno dei maggiori portali per prenotazione viaggi online, che garantisce la cancellazione gratuita dei soggiorni già prenotati.